Allora Davide disse a Natan: «Ho peccato contro il SIGNORE». Natan rispose a Davide: «Il SIGNORE ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai.

Dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, provò un rimorso al cuore, e disse al SIGNORE: «Ho gravemente peccato in quel che ho fatto; ma ora, o SIGNORE, perdona l' iniquità del tuo servo, perché ho agito con grande stoltezza».

Ed egli canterà tra la gente e dirà: "Avevo peccato, pervertito la giustizia, e non sono stato punito come meritavo.

Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia.

Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi.

Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non è in noi.

E ora eccoci qui nelle tue mani; trattaci come ti pare che sia bene e giusto di fare».

Samuele allora gli raccontò tutto, senza nascondergli nulla. Allora Eli disse: «Egli è il SIGNORE: faccia quello che gli parrà bene».

Abbi coraggio e dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le città del nostro Dio; e faccia il SIGNORE quello che gli piacerà».

ma se dice: "Io non ti gradisco!", eccomi, faccia di me quello che egli vorrà».

(002-5) Io dicevo: "Sono cacciato lontano dal tuo sguardo! Come potrei vedere ancora il tuo tempio santo?"

Forse Dio si ricrederà, si pentirà e spegnerà la sua ira ardente, così che noi non periamo».

Davide disse a Gad: «Io sono in una grande angoscia! Ebbene, cadiamo nelle mani del SIGNORE, perché le sue compassioni sono immense; ma che io non cada nelle mani degli uomini!»

Quell' empio ha forse detto a Dio: "Io porto la mia pena, non farò più il male,

mostrami tu quel che non so vedere; se ho agito perversamente, non lo farò più"?