3
Perciò Adoni-Sedec, re di Gerusalemme, mandò a dire a Oam re di Ebron, a Piram re di Iarmut, a Iafia re di Lachis e a Debir re di Eglon:
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«Salite da me, soccorretemi e noi batteremo Gabaon, perché ha fatto la pace con Giosuè e con i figli d' Israele».
5
Cinque re degli Amorei, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon si radunarono, salirono con tutti i loro eserciti, si accamparono di fronte a Gabaon e l' attaccarono.
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Allora i Gabaoniti mandarono a dire a Giosuè, all' accampamento di Ghilgal: «Non negare ai tuoi servi il tuo aiuto; affrèttati a salire da noi, liberaci, soccorrici, perché tutti i re degli Amorei che abitano la regione montuosa si sono radunati contro di noi».
7
Giosuè dunque salì da Ghilgal, con tutta la gente di guerra e con tutti gli uomini segnalati per valore.
8
E il SIGNORE disse a Giosuè: «Non li temere, perché io li ho dati in tuo potere; nessuno di loro potrà resistere di fronte a te».
9
Così Giosuè piombò loro addosso all' improvviso: aveva marciato tutta la notte da Ghilgal.
10
E il SIGNORE li mise in rotta davanti a Israele, che inflisse loro una grande sconfitta presso Gabaon, li inseguì per la via che sale a Bet-Oron, e li batté fino ad Azeca e a Maccheda.
11
Mentre fuggivano davanti a Israele ed erano alla discesa di Bet-Oron, il SIGNORE fece cadere dal cielo su di loro delle grosse pietre fino ad Azeca, ed essi perirono: quelli che morirono per le pietre della grandinata furono più numerosi di quelli che i figli d' Israele uccisero con la spada.
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Allora Giosuè parlò al SIGNORE, il giorno che il SIGNORE diede gli Amorei in mano ai figli d' Israele, e disse in presenza d' Israele: «Sole, fèrmati su Gabaon, e tu, luna, sulla valle d' Aialon!»
13
E il sole si fermò, e la luna rimase al suo posto, finché la nazione si fu vendicata dei suoi nemici. Questo non sta forse scritto nel libro del Giusto? E il sole si fermò in mezzo al cielo e non si affrettò a tramontare per quasi un giorno intero.
14
E mai, né prima né poi c' è stato un giorno simile a quello, nel quale il SIGNORE abbia esaudito la voce di un uomo; perché il SIGNORE combatteva per Israele.
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Poi Giosuè, con tutto Israele, tornò all' accampamento di Ghilgal.
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Or i cinque re erano fuggiti, e si erano nascosti nella caverna di Maccheda.
17
La cosa fu riferita a Giosuè e gli fu detto: «I cinque re sono stati trovati nascosti nella caverna di Maccheda».
18
Allora Giosuè disse: «Rotolate delle grosse pietre all' imboccatura della caverna, e mettetevi degli uomini per far loro la guardia;
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ma voi non vi fermate; inseguite i vostri nemici, e colpite le retroguardie; non li lasciate entrare nelle loro città, perché il SIGNORE, il vostro Dio, li ha dati in vostro potere».
20
Quando Giosuè e i figli d' Israele ebbero finito d' infliggere loro una completa disfatta, e quelli che scamparono si furono rifugiati nelle città fortificate,
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tutto il popolo tornò tranquillamente a Giosuè, all' accampamento di Maccheda, senza che nessuno osasse fiatare contro i figli d' Israele.
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Allora Giosuè disse: «Aprite l' imboccatura della caverna e conducetemi fuori quei cinque re».
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Quelli agirono così: fecero uscire dalla caverna quei cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis, il re di Eglon, e glieli condussero.