13
Ma se non vi è risurrezione dei morti, neppure Cristo è stato risuscitato;
14
e se Cristo non è stato risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione e vana pure è la vostra fede.
15
Noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiché abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato il Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se è vero che i morti non risuscitano.
16
Difatti, se i morti non risuscitano, neppure Cristo è stato risuscitato;
17
e se Cristo non è stato risuscitato, vana è la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati.
18
Anche quelli che sono morti in Cristo, sono dunque periti.
19
Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i più miseri fra tutti gli uomini.
20
Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che sono morti.
21
Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti.
22
Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati;
23
ma ciascuno al suo turno: Cristo, la primizia; poi quelli che sono di Cristo, alla sua venuta;
24
poi verrà la fine, quando consegnerà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza.
25
Poiché bisogna ch' egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi.
26
L' ultimo nemico che sarà distrutto, sarà la morte.
27
Difatti, Dio ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che colui che gli ha sottoposto ogni cosa, ne è eccettuato.
28
Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.
29
Altrimenti, che faranno quelli che sono battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perché dunque sono battezzati per loro?
30
E perché anche noi siamo ogni momento in pericolo?
31
Ogni giorno sono esposto alla morte; sì, fratelli, com' è vero che siete il mio vanto, in Cristo Gesù, nostro Signore.
32
Se soltanto per fini umani ho lottato con le belve a Efeso, che utile ne ho? Se i morti non risuscitano, «mangiamo e beviamo, perché domani morremo».
33
Non v' ingannate: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».
34
Ridiventate sobri per davvero e non peccate; perché alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna.
35
Ma qualcuno dirà: «Come risuscitano i morti? E con quale corpo ritornano?»
36
Insensato, quello che tu semini non è vivificato, se prima non muore;
37
e quanto a ciò che tu semini, non semini il corpo che deve nascere, ma un granello nudo, di frumento per esempio, o di qualche altro seme;
38
e Dio gli dà un corpo come lo ha stabilito; a ogni seme, il proprio corpo.
39
Non ogni carne è uguale; ma altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella dei pesci.
40
Ci sono anche dei corpi celesti e dei corpi terrestri; ma altro è lo splendore dei celesti, e altro quello dei terrestri.
41
Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna, e altro lo splendore delle stelle; perché un astro è differente dall' altro in splendore.
42
Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile;
43
è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente;
44
è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c' è un corpo naturale, c' è anche un corpo spirituale.
45
Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l' ultimo Adamo è spirito vivificante.
46
Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale; poi viene ciò che è spirituale.
47
Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo.
48
Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti.
49
E come abbiamo portato l' immagine del terrestre, così porteremo anche l' immagine del celeste.
50
Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l' incorruttibilità.
51
Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati,
52
in un momento, in un batter d' occhio, al suono dell' ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati.
53
Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
54
Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria».
55
«O morte, dov' è la tua vittoria? O morte, dov' è il tuo dardo?»
56
Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge;
57
ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.