Il SIGNORE esaudì la voce d' Elia: la vita del bambino tornò in lui, ed egli visse.

Allora la donna disse a Elia: «Ora riconosco che tu sei un uomo di Dio, e che la parola del SIGNORE, che è nella tua bocca, è verità».

E come fu giunta dall' uomo di Dio, sul monte, gli abbracciò i piedi. Gheazi si avvicinò per respingerla; ma l' uomo di Dio disse: «Lasciala stare, poiché l' anima sua è amareggiata, e il SIGNORE me l' ha nascosto; non me l' ha rivelato».

Allora Eliseo disse a Gheazi: «Cingiti i fianchi, prendi in mano il mio bastone, e parti. Se incontri qualcuno, non salutarlo; e se qualcuno ti saluta, non rispondergli; e poserai il mio bastone sulla faccia del bambino».

Gheazi, che li aveva preceduti, pose il bastone sulla faccia del bambino, ma non ci fu voce né segno di vita. Allora andò incontro a Eliseo e gli riferì la cosa, dicendo: «Il bambino non si è svegliato».

Egli entrò, si chiuse dentro con il bambino, e pregò il SIGNORE.

Poi Eliseo s' allontanò, andò qua e là per la casa; poi risalì, e si ridistese sopra il bambino; e il bambino starnutì sette volte, e aprì gli occhi.

La donna entrò, gli si gettò ai piedi, e si prostrò in terra; poi prese suo figlio, e uscì.

Quando fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e molta gente della città era con lei.

E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!»

Tutti furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra di noi»; e: «Dio ha visitato il suo popolo».

Gesù le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?»

Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinché credano che tu mi hai mandato».

Il morto uscì, con i piedi e le mani avvolti da fasce, e il viso coperto da un sudario. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».

Egli le diede la mano e la fece alzare; e, chiamati i santi e le vedove, la presentò loro in vita.

il tribuno comandò che Paolo fosse condotto nella fortezza e che venisse interrogato mediante tortura, allo scopo di sapere per quale motivo gridassero così contro di lui.

Quando lo ebbero disteso e legato con le cinghie, Paolo disse al centurione che era presente: «Vi è lecito flagellare un cittadino romano, che non è stato ancora condannato?»

Allora quelli che stavano per sottoporlo a interrogatorio, si ritirarono subito da lui; e anche il tribuno, sapendo che egli era romano, ebbe paura perché l' aveva fatto legare.

Ma Pietro e Giovanni risposero loro: «Giudicate voi se è giusto, davanti a Dio, ubbidire a voi anziché a Dio.

Perché alla risurrezione non si prende né si dà moglie; ma i risorti sono come angeli nei cieli.

Infatti quando gli uomini risuscitano dai morti, né prendono né danno moglie, ma sono come angeli nel cielo.

e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti».

neanche possono più morire perché sono simili agli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione.

quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio.

Or Paolo, sapendo che una parte dell' assemblea era composta di sadducei e l' altra di farisei, esclamò nel Sinedrio: Fratelli, io son fariseo, figliuol di farisei; ed è a motivo della speranza e della risurrezione del morti, che son chiamato in giudizio.

avendo in Dio la speranza, condivisa anche da costoro, che ci sarà una risurrezione dei giusti e degli ingiusti.

Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: «La morte è stata sommersa nella vittoria».

per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti.