Atti degli apostoli 21:28-36
28
«Israeliti, venite in aiuto: questo è l' uomo che va predicando a tutti e dappertutto contro il popolo, contro la legge e contro questo luogo; e oltre a ciò, ha condotto anche dei Greci nel tempio, e ha profanato questo santo luogo».
29
Infatti, prima avevano veduto Trofimo di Efeso in città con Paolo, e pensavano che egli lo avesse condotto nel tempio.
30
Tutta la città fu in agitazione e si fece un assembramento di gente; afferrato Paolo, lo trascinarono fuori dal tempio, e subito le porte furono chiuse.
31
Mentre cercavano di ucciderlo, fu riferito al tribuno della coorte che tutta Gerusalemme era in subbuglio.
32
Ed egli, presi immediatamente dei soldati e dei centurioni, si precipitò verso i Giudei, i quali, vedendo il tribuno e i soldati, cessarono di battere Paolo.
33
Allora il tribuno si avvicinò, prese Paolo, e ordinò che fosse legato con due catene; poi domandò chi fosse e che cosa avesse fatto.
34
E nella folla gli uni gridavano una cosa, e gli altri un' altra; per cui, non potendo sapere nulla di certo a causa della confusione, ordinò che fosse condotto nella fortezza.
35
Quando Paolo arrivò alla gradinata dovette, per la violenza della folla, essere portato di peso dai soldati,
36
perché una marea di gente incalzava, gridando: «A morte!»
Atti degli apostoli 22:1-30
1
«Fratelli e padri, ascoltate ciò che ora vi dico a mia difesa».
2
Quand' ebbero udito che egli parlava loro in lingua ebraica, fecero ancor più silenzio. Poi disse:
3
«Io sono un giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi;
4
perseguitai a morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne,
5
come me ne sono testimoni il sommo sacerdote e tutto il collegio degli anziani; avute da loro delle lettere per i fratelli, mi recavo a Damasco per condurre legati a Gerusalemme anche quelli che erano là, perché fossero puniti.
6
Mentre ero per strada e mi avvicinavo a Damasco, verso mezzogiorno, improvvisamente dal cielo mi sfolgorò intorno una gran luce.
7
Caddi a terra e udii una voce che mi disse: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?"
8
Io risposi: "Chi sei, Signore?" Ed egli mi disse: "Io sono Gesù il Nazareno, che tu perseguiti".
9
Coloro che erano con me videro sì la luce, ma non intesero la voce di colui che mi parlava.
10
Allora dissi: "Signore, che devo fare?" E il Signore mi disse: "Alzati, va' a Damasco, e là ti saranno dette tutte le cose che ti è ordinato di fare".
11
E siccome non ci vedevo più a causa del fulgore di quella luce, fui condotto per mano da quelli che erano con me; e, così, giunsi a Damasco.
12
Un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavano là rendevano buona testimonianza,
13
venne da me, e, accostatosi, mi disse: "Fratello Saulo, ricupera la vista". E in quell' istante riebbi la vista e lo guardai.
14
Egli soggiunse: "Il Dio dei nostri padri ti ha destinato a conoscere la sua volontà, a vedere il Giusto e ad ascoltare una parola dalla sua bocca.
15
Perché tu gli sarai testimone davanti a tutti gli uomini delle cose che hai viste e udite.
16
E ora, perché indugi? Alzati, sii battezzato e lavato dei tuoi peccati, invocando il suo nome".
17
Dopo il mio ritorno a Gerusalemme, mentre pregavo nel tempio fui rapito in estasi,
18
e vidi Gesù che mi diceva: "Affrèttati, esci presto da Gerusalemme, perché essi non riceveranno la tua testimonianza su di me".
19
E io dissi: "Signore, essi sanno che io incarceravo e flagellavo nelle sinagoghe quelli che credevano in te;
20
quando si versava il sangue di Stefano, tuo testimone, anch' io ero presente e approvavo, e custodivo i vestiti di coloro che lo uccidevano".
21
Ma egli mi disse: "Va' perché io ti manderò lontano, tra i popoli"».
22
Lo ascoltarono fino a questa parola; poi alzarono la voce, dicendo: «Togli via dal mondo un uomo simile; perché non è degno di vivere».
23
Com' essi gridavano e gettavano via i loro vestiti e lanciavano polvere in aria,
24
il tribuno comandò che Paolo fosse condotto nella fortezza e che venisse interrogato mediante tortura, allo scopo di sapere per quale motivo gridassero così contro di lui.
25
Quando lo ebbero disteso e legato con le cinghie, Paolo disse al centurione che era presente: «Vi è lecito flagellare un cittadino romano, che non è stato ancora condannato?»
26
Il centurione, udito questo, andò a riferirlo al tribuno, dicendo: «Che stai per fare? Quest' uomo è romano!»
27
Il tribuno andò da Paolo, e gli chiese: «Dimmi, sei romano?» Ed egli rispose: «Sì».
28
Il tribuno replicò: «Io ho acquistato questa cittadinanza per una grande somma di denaro». E Paolo disse: «Io, invece, l' ho di nascita».
29
Allora quelli che stavano per sottoporlo a interrogatorio, si ritirarono subito da lui; e anche il tribuno, sapendo che egli era romano, ebbe paura perché l' aveva fatto legare.
30
Il giorno seguente, volendo sapere con certezza di che cosa egli fosse accusato dai Giudei, gli tolse le catene e ordinò ai capi dei sacerdoti e a tutto il sinedrio di radunarsi; e, condotto giù Paolo, lo fece comparire davanti a loro.
Atti degli apostoli 28:1-31
1
Dopo essere scampati, riconoscemmo che l' isola si chiamava Malta.
2
Gli indigeni usarono verso di noi bontà non comune; infatti, ci accolsero tutti intorno a un gran fuoco acceso a motivo della pioggia che cadeva e del freddo.
3
Mentre Paolo raccoglieva un fascio di rami secchi e li poneva sul fuoco, ne uscì fuori una vipera, risvegliata dal calore, e gli si attaccò alla mano.
4
Quando gli indigeni videro la bestia che gli pendeva dalla mano, dissero tra di loro: «Certamente, quest' uomo è un omicida perché, pur essendo scampato dal mare, la Giustizia non lo lascia vivere».
5
Ma Paolo, scossa la bestia nel fuoco, non ne patì alcun male.
6
Or essi si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto sul colpo; ma dopo aver lungamente aspettato, vedendo che non gli avveniva nessun male, cambiarono parere, e cominciarono a dire che egli era un dio.
7
Nei dintorni di quel luogo vi erano dei poderi dell' uomo principale dell' isola, chiamato Publio, il quale ci accolse amichevolmente e ci ospitò per tre giorni.
8
Il padre di Publio era a letto colpito da febbre e da dissenteria. Paolo andò a trovarlo; e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guarì.
9
Avvenuto questo, anche gli altri che avevano delle infermità nell' isola, vennero, e furono guariti;
10
questi ci fecero grandi onori; e, quando salpammo, ci rifornirono di tutto il necessario.
11
Tre mesi dopo, ci imbarcammo su una nave alessandrina, recante l' insegna di Castore e Polluce, la quale aveva svernato nell' isola.
12
Approdati a Siracusa, vi restammo tre giorni.
13
Di là, costeggiando, arrivammo a Reggio. Il giorno seguente si levò un vento di scirocco, e in due giorni giungemmo a Pozzuoli.
14
Qui trovammo dei fratelli, e fummo pregati di rimanere presso di loro sette giorni. E dunque giungemmo a Roma.
15
Or i fratelli, avute nostre notizie, di là ci vennero incontro sino al Foro Appio e alle Tre Taverne; e Paolo, quando li vide, ringraziò Dio e si fece coraggio.
16
E quando entrammo a Roma, (il centurione consegnò i prigionieri al prefetto del pretorio). A Paolo fu concesso di abitare per suo conto con un soldato di guardia.
17
Tre giorni dopo, Paolo convocò i notabili fra i Giudei; e, quando furono riuniti, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il popolo né contro i riti dei padri, fui arrestato a Gerusalemme, e di là consegnato in mano dei Romani.
18
Dopo avermi interrogato, essi volevano rilasciarmi perché non c' era in me nessuna colpa meritevole di morte.
19
Ma i Giudei si opponevano, e fui costretto ad appellarmi a Cesare, senza però aver nessuna accusa da portare contro la mia nazione.
20
Per questo motivo dunque vi ho chiamati per vedervi e parlarvi; perché è a motivo della speranza d' Israele che sono stretto da questa catena».
21
Ma essi gli dissero: «Noi non abbiamo ricevuto lettere dalla Giudea sul tuo conto, né è venuto qui alcuno dei fratelli a riferire o a dir male di te.
22
Ma desideriamo sentire da te quel che tu pensi; perché, quanto a questa setta, ci è noto che dappertutto essa incontra opposizione».
23
E, avendogli fissato un giorno, vennero a lui nel suo alloggio in gran numero; ed egli dalla mattina alla sera annunziava loro il regno di Dio rendendo testimonianza e cercando di persuaderli per mezzo della legge di Mosè e per mezzo dei profeti, riguardo a Gesù.
24
Alcuni furono persuasi da ciò che egli diceva; altri invece non credettero.
25
Essendo in discordia tra di loro, se ne andarono, mentre Paolo pronunciava quest' unica sentenza: «Ben parlò lo Spirito Santo quando per mezzo del profeta Isaia disse ai vostri padri:
26
«Va' da questo popolo e di' : "Voi udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete con i vostri occhi, e non vedrete;
27
perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono divenuti duri d' orecchi, e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano, e io non li guarisca".
28
Sappiate dunque che questa salvezza di Dio è rivolta alle nazioni; ed esse presteranno ascolto».
29
Quand' ebbe detto questo, i Giudei se ne andarono discutendo vivamente fra di loro.
30
E Paolo rimase due anni interi in una casa da lui presa in affitto, e riceveva tutti quelli che venivano a trovarlo,
31
proclamando il regno di Dio e insegnando le cose relative al Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.
Esodo 18:11
Ora riconosco che il SIGNORE è più grande di tutti gli dèi; tale si è mostrato quando gli Egiziani hanno agito orgogliosamente contro Israele».
Ester 9:1
Il dodicesimo mese, cioè il mese di Adar, il tredicesimo giorno del mese, quando l' ordine del re e il suo decreto dovevano essere applicati, il giorno che i nemici dei Giudei speravano di averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiché furono i Giudei ad avere in loro potere i loro nemici.
Salmi 76:10
Anche il furore degli uomini ritornerà a tua lode; ti cingerai degli ultimi avanzi dei loro furori.
Atti degli apostoli 8:4
Allora quelli che erano dispersi se ne andarono di luogo in luogo, portando il lieto messaggio della Parola.
Atti degli apostoli 11:19-21
19
Quelli che erano stati dispersi per la persecuzione avvenuta a causa di Stefano, andarono sino in Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, annunziando la Parola solo ai Giudei, e a nessun altro.
20
Ma alcuni di loro, che erano Ciprioti e Cirenei, giunti ad Antiochia, si misero a parlare anche ai Greci, portando il lieto messaggio del Signore Gesù.
21
La mano del Signore era con loro; e grande fu il numero di coloro che credettero e si convertirono al Signore.
Romani 8:28
Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.
Romani 8:37
Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.
2 Timoteo 2:9
per il quale io soffro fino ad essere incatenato come un malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata.