che tu osservi per il tuo bene i comandamenti del SIGNORE e le sue leggi che oggi ti do?

Se sei giusto, che gli dài? Che riceve egli dalla tua mano?

La tua malvagità non nuoce che al tuo simile, e la tua giustizia non giova che ai figli degli uomini.

Se sei saggio, sei saggio per te stesso; se sei beffardo, tu solo ne porterai la pena.

Ditelo che il giusto avrà del bene, perché egli mangerà il frutto delle sue opere!

darò loro uno stesso cuore, una stessa via, perché mi temano per sempre, per il loro bene e per quello dei loro figli dopo di loro.

Cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno date in più.

Quale frutto dunque avevate allora? Di queste cose ora vi vergognate, poiché la loro fine è la morte.

Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna;

Ora, dunque, Israele, da' ascolto alle leggi e alle prescrizioni che io v' insegno perché le mettiate in pratica, affinché viviate ed entriate in possesso del paese che il SIGNORE, il Dio dei vostri padri, vi dà.

ma voi, che vi teneste stretti al SIGNORE vostro Dio, siete oggi tutti in vita.

Abbiate cura di mettere in pratica tutti i comandamenti che oggi vi do, affinché viviate, moltiplichiate ed entriate in possesso del paese che il SIGNORE giurò di dare ai vostri padri.

Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provar la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per insegnarti che l' uomo non vive soltanto di pane, ma che vive di tutto quello che procede dalla bocca del SIGNORE.

Il SIGNORE lo proteggerà e lo manterrà in vita; egli sarà felice sulla terra, e tu non lo darai in balìa dei suoi nemici.

Egli ha conservato in vita l' anima nostra, e non ha permesso che il nostro piede vacillasse.

Il frutto dell' umiltà e del timore del SIGNORE è ricchezza, gloria e vita.

Infatti Mosè descrive così la giustizia che viene dalla legge: «L' uomo che farà quelle cose, vivrà per esse».