Atti degli apostoli 4:36
Or Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba (che tradotto vuol dire: Figlio di consolazione), Levita, cipriota di nascita,
Atti degli apostoli 11:22
La notizia giunse alle orecchie della chiesa che era in Gerusalemme, la quale mandò Barnaba fino ad Antiochia.
Atti degli apostoli 13:1
Nella chiesa che era ad Antiochia c' erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d' infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.
Atti degli apostoli 13:2
Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l' opera alla quale li ho chiamati».
Atti degli apostoli 13:50
Ma i Giudei istigarono le donne pie e ragguardevoli e i notabili della città, scatenando una persecuzione contro Paolo e Barnaba, che furono cacciati fuori dal loro territorio.
Atti degli apostoli 14:12
E chiamavano Barnaba Giove, e Paolo Mercurio, perché era lui che teneva il discorso.
Atti degli apostoli 15:36
Dopo diversi giorni, Paolo disse a Barnaba: «Ritorniamo ora a visitare i fratelli di tutte le città in cui abbiamo annunziato la Parola del Signore, per vedere come stanno».
Atti degli apostoli 15:37
Barnaba voleva prendere con loro anche Giovanni detto Marco.
1 Corinzi 4:11
Fino a questo momento, noi abbiamo fame e sete. Siamo nudi, schiaffeggiati e senza fissa dimora,
1 Corinzi 4:12
e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo;
Atti degli apostoli 18:3
Essendo del medesimo mestiere, andò ad abitare e a lavorare con loro. Infatti, di mestiere, erano fabbricanti di tende.
Atti degli apostoli 20:34
Voi stessi sapete che queste mani hanno provveduto ai bisogni miei e di coloro che erano con me.
Atti degli apostoli 20:35
In ogni cosa vi ho mostrato che bisogna venire in aiuto ai deboli lavorando così, e ricordarsi delle parole del Signore Gesù, il quale disse egli stesso: "Vi è più gioia nel dare che nel ricevere"».
1 Tessalonicesi 2:9
Perché, fratelli, voi ricordate la nostra fatica e la nostra pena; infatti è lavorando notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi, che vi abbiamo predicato il vangelo di Dio.
2 Tessalonicesi 3:7-9
7
Infatti voi stessi sapete come ci dovete imitare: perché non ci siamo comportati disordinatamente tra di voi;
8
né abbiamo mangiato gratuitamente il pane di nessuno, ma con fatica e con pena abbiamo lavorato notte e giorno per non essere di peso a nessuno di voi.
9
Non che non ne avessimo il diritto, ma abbiamo voluto darvi noi stessi come esempio, perché ci imitaste.