«L' uomo, nato di donna, vive pochi giorni, ed è sazio d' affanni.

Spunta come un fiore, poi è reciso; fugge come un' ombra, e non dura.

O SIGNORE, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni. Fa' ch' io sappia quanto sono fragile.

Certo, l' uomo va e viene come un' ombra; certo, s' affanna per quel ch' è vanità; egli accumula ricchezze, senza sapere chi le raccoglierà.

Tu li porti via come in una piena; sono come un sogno. Son come l' erba che verdeggia la mattina;

Poiché siamo consumati per la tua ira e siamo atterriti per il tuo sdegno.

Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira; finiamo i nostri anni come un soffio.

I giorni dell' uomo son come l' erba; egli fiorisce come il fiore dei campi;

se lo raggiunge un colpo di vento esso non esiste più e non si riconosce più il luogo dov' era.

Infatti, chi può sapere ciò che è buono per l' uomo nella sua vita, durante tutti i giorni della sua vita vana, che egli passa come un' ombra? Chi sa dire all' uomo quel che sarà dopo di lui sotto il sole?

Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiché nel soggiorno dei morti dove vai, non c' è più né lavoro, né pensiero, né scienza, né saggezza.

E questo dobbiamo fare, consci del momento cruciale: è ora ormai che vi svegliate dal sonno; perché adesso la salvezza ci è più vicina di quando credemmo.

La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

Usciamo quindi fuori dall' accampamento e andiamo a lui portando il suo obbrobrio.

Perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura.

La fine di tutte le cose è vicina; siate dunque moderati e sobri per dedicarvi alla preghiera.

Ma voi, carissimi, non dimenticate quest' unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno.

Il Signore non ritarda l' adempimento della sua promessa, come pretendono alcuni; ma è paziente verso di voi, non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento.

E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.

(0012-9) prima che la polvere torni alla terra com' era prima, e lo spirito torni a Dio che l' ha dato.

(0012-10) «Vanità delle vanità», dice l' Ecclesiaste, «tutto è vanità».

(0012-15) Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto per l' uomo.

(0012-16) Dio infatti farà venire in giudizio ogni opera, tutto ciò che è occulto, sia bene, sia male.

Ecco, il SIGNORE vuota la terra e la rende deserta; ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti.

Avverrà al sacerdote lo stesso che al popolo, al padrone lo stesso che al suo servo, alla padrona lo stesso che alla serva, a chi vende lo stesso che a chi compra, a chi presta lo stesso che a chi prende a imprestito, al creditore lo stesso che al debitore.

Una voce dice: «Grida!» E si risponde: «Che griderò?» «Grida che ogni carne è come l' erba e che tutta la sua grazia è come il fiore del campo.

L' erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre».

E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»;

Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest' altro».

Infatti, «ogni carne è come l' erba, e ogni sua gloria come il fiore dell' erba. L' erba diventa secca e il fiore cade;