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Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato...
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Poiché, fino alla legge, il peccato era nel mondo, ma il peccato non è imputato quando non c' è legge.
14
Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
15
Però, la grazia non è come la trasgressione. Perché se per la trasgressione di uno solo, molti sono morti, a maggior ragione la grazia di Dio e il dono della grazia proveniente da un solo uomo, Gesù Cristo, sono stati riversati abbondantemente su molti.
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Riguardo al dono non avviene quello che è avvenuto nel caso dell' uno che ha peccato; perché dopo una sola trasgressione il giudizio è diventato condanna, mentre il dono diventa giustificazione dopo molte trasgressioni.
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Infatti, se per la trasgressione di uno solo la morte ha regnato a causa di quell' uno, tanto più quelli che ricevono l' abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell' uno che è Gesù Cristo.
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Dunque, come con una sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita si è estesa a tutti gli uomini.
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Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l' ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti.
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La legge poi è intervenuta a moltiplicare la trasgressione; ma dove il peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata,
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affinché, come il peccato regnò mediante la morte, così pure la grazia regni mediante la giustizia a vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.