9
Egli disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d' Israele è più numeroso e più potente di noi.
10
Usiamo prudenza con esso, affinché non si moltiplichi e, in caso di guerra, non si unisca ai nostri nemici per combattere contro di noi e poi andarsene dal paese».
11
Stabilirono dunque sopra Israele dei sorveglianti ai lavori, per opprimerlo con le loro angherie. Israele costruì al faraone le città che servivano da magazzini, Pitom e Ramses.
12
Ma quanto più lo opprimevano, tanto più il popolo si moltiplicava e si estendeva; e gli Egiziani nutrirono avversione per i figli d' Israele.
13
Così essi obbligarono i figli d' Israele a lavorare duramente.
14
Amareggiarono la loro vita con una rigida schiavitù, adoperandoli nei lavori d' argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Imponevano loro tutti questi lavori con asprezza.
15
Il re d' Egitto parlò anche alle levatrici ebree, delle quali una si chiamava Sifra e l' altra Pua, e disse:
16
«Quando assisterete le donne ebree al tempo del parto, quando sono sulla sedia, se è un maschio, fatelo morire; se è una femmina, lasciatela vivere».
17
Ma le levatrici temettero Dio, non fecero quello che il re d' Egitto aveva ordinato loro e lasciarono vivere anche i maschi.
18
Allora il re d' Egitto chiamò le levatrici e disse loro: «Perché avete fatto questo e avete lasciato vivere i maschi?»
19
Le levatrici risposero al faraone: «Le donne ebree non sono come le egiziane; esse sono vigorose e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno partorito».
20
Dio fece del bene a quelle levatrici. Il popolo si moltiplicò e divenne molto potente.
21
Poiché quelle levatrici avevano temuto Dio, egli fece prosperare le loro case.
22
Allora il faraone diede quest' ordine al suo popolo: «Ogni maschio che nasce, gettatelo nel Fiume, ma lasciate vivere tutte le femmine».