Atti degli apostoli 15:22
Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa, di scegliere tra di loro alcuni uomini da mandare ad Antiochia con Paolo e Barnaba: Giuda, detto Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli.
Genesi 41:37
La cosa piacque al faraone e a tutti i suoi servitori.
Proverbi 15:1
La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l' ira.
Proverbi 15:23
Uno prova gioia quando risponde bene; è buona la parola detta a suo tempo!
Proverbi 25:11
Le parole dette a tempo sono come frutti d' oro in vasi d' argento cesellato.
Proverbi 25:12
Per un orecchio docile, chi riprende con saggezza è un anello d' oro, un ornamento d' oro fino.
Atti degli apostoli 6:3
Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico.
Atti degli apostoli 6:8
Ora Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo.
Atti degli apostoli 6:10
e non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava.
Atti degli apostoli 7:1-60
1
Il sommo sacerdote disse: «Le cose stanno proprio così?»
2
Egli rispose: «Fratelli e padri, ascoltate. Il Dio della gloria apparve ad Abraamo, nostro padre, mentr' egli era in Mesopotamia, prima che si stabilisse in Carran,
3
e gli disse: "Esci dal tuo paese e dal tuo parentado, e va' nel paese che io ti mostrerò".
4
Allora egli lasciò il paese dei Caldei, e andò ad abitare in Carran; e di là, dopo che suo padre morì, Dio lo fece venire in questo paese, che ora voi abitate.
5
In esso però non gli diede in proprietà neppure un palmo di terra, ma gli promise di darla in possesso a lui e alla sua discendenza dopo di lui, quando egli non aveva ancora nessun figlio.
6
Dio parlò così: "La sua discendenza soggiornerà in terra straniera, e sarà ridotta in schiavitù e maltrattata per quattrocento anni.
7
Ma io giudicherò la nazione che avranno servita", disse Dio; "e dopo questo essi partiranno e mi renderanno il loro culto in questo luogo".
8
Poi gli diede il patto della circoncisione; così Abraamo, dopo aver generato Isacco, lo circoncise l' ottavo giorno; e Isacco generò Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi.
9
I patriarchi, portando invidia a Giuseppe, lo vendettero, perché fosse condotto in Egitto; ma Dio era con lui,
10
e lo liberò da ogni sua tribolazione, e gli diede sapienza e grazia davanti al faraone, re d' Egitto, che lo costituì governatore dell' Egitto e di tutta la sua casa.
11
Sopraggiunse poi una carestia in tutto l' Egitto e in Canaan; l' angoscia era grande, e i nostri padri non trovavano viveri.
12
Giacobbe, saputo che in Egitto c' era grano, vi mandò una prima volta i nostri padri.
13
La seconda volta, Giuseppe fu riconosciuto dai suoi fratelli, e così il faraone venne a sapere di che stirpe fosse Giuseppe.
14
Poi Giuseppe mandò a chiamare suo padre Giacobbe e tutta la sua parentela, composta di settantacinque persone.
15
Giacobbe discese in Egitto, dove morirono lui e i nostri padri;
16
poi furono trasportati a Sichem, e deposti nel sepolcro che Abraamo aveva comprato con una somma di denaro dai figli di Emmor in Sichem.
17
Mentre si avvicinava il tempo del compimento della promessa fatta da Dio ad Abraamo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto,
18
finché sorse sull' Egitto un altro re, che non sapeva nulla di Giuseppe.
19
Costui, procedendo con astuzia contro il nostro popolo, maltrattò i nostri padri, fino a costringerli ad abbandonare i loro bambini, perché non fossero lasciati in vita.
20
«In quel tempo nacque Mosè, che era bello agli occhi di Dio; egli fu nutrito per tre mesi in casa di suo padre;
21
e, quando fu abbandonato, la figlia del faraone lo raccolse e lo allevò come figlio.
22
Mosè fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani e divenne potente in parole e opere.
23
Ma quando raggiunse l' età di quarant' anni, gli venne in animo di andare a visitare i suoi fratelli, i figli di Israele.
24
Vedendo che uno di loro era maltrattato, ne prese le difese e vendicò l' oppresso, colpendo a morte l' Egiziano.
25
Or egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio voleva salvarli per mano di lui; ma essi non compresero.
26
Il giorno seguente si presentò a loro, mentre litigavano, e cercava di riconciliarli, dicendo: "Uomini, voi siete fratelli; perché vi fate torto a vicenda?"
27
Ma quello che faceva torto al suo prossimo lo respinse, dicendo: "Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi?
28
Vuoi uccidere me come ieri uccidesti l' Egiziano?"
29
A queste parole Mosè fuggì, e andò a vivere come straniero nel paese di Madian, dove ebbe due figli.
30
Trascorsi quarant' anni, un angelo gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma di un pruno ardente.
31
Mosè guardò e rimase stupito di questa visione; e, come si avvicinava per osservare meglio, si udì la voce del Signore:
32
"Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abraamo, di Isacco e di Giacobbe". Mosè, tutto tremante, non osava guardare.
33
Il Signore gli disse: "Togliti i calzari dai piedi; perché il luogo dove stai è terra santa.
34
Certo, ho visto l' afflizione del mio popolo in Egitto, ho udito i loro gemiti e sono disceso per liberarli; e ora, vieni, ti manderò in Egitto".
35
Questo Mosè che avevano rinnegato dicendo: "Chi ti ha costituito capo e giudice?", proprio lui Dio mandò loro come capo e liberatore con l' aiuto dell' angelo che gli era apparso nel pruno.
36
Egli li fece uscire, compiendo prodigi e segni nel paese d' Egitto, nel mar Rosso e nel deserto per quarant' anni.
37
Questi è il Mosè che disse ai figli d' Israele: "Dio vi susciterà, tra i vostri fratelli, un profeta come me".
38
Questi è colui che nell' assemblea del deserto fu con l' angelo che gli parlava sul monte Sinai e con i nostri padri, e che ricevette parole di vita da trasmettere a noi.
39
Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, lo respinsero, e si volsero in cuor loro verso l' Egitto,
40
dicendo ad Aaronne: "Facci degli dèi che vadano davanti a noi, perché di questo Mosè, che ci ha condotti fuori dall' Egitto, non sappiamo che cosa sia avvenuto".
41
E in quei giorni fabbricarono un vitello, offrirono sacrifici all' idolo e si rallegrarono per l' opera delle loro mani.
42
Ma Dio si ritrasse da loro e li abbandonò al culto dell' esercito del cielo, come sta scritto nel libro dei profeti: "Mi avete forse offerto vittime e sacrifici per quarant' anni nel deserto, o casa d' Israele?
43
Anzi, vi portaste appresso la tenda di Moloc e la stella del dio Refàn; immagini che voi faceste per adorarle. Perciò io vi deporterò di là da Babilonia".
44
I vostri padri avevano nel deserto la tenda della testimonianza, come aveva ordinato colui che aveva detto a Mosè di farla secondo il modello da lui veduto.
45
I nostri padri, guidati da Giosuè, dopo averla ricevuta, la trasportarono nel paese posseduto dai popoli che Dio scacciò davanti a loro. Là rimase fino ai tempi di Davide,
46
il quale trovò grazia davanti a Dio, e chiese di poter preparare lui una dimora al Dio di Giacobbe.
47
Fu invece Salomone che gli costruì una casa.
48
L' Altissimo però non abita in edifici fatti da mano d' uomo, come dice il profeta:
49
"Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi costruirete, dice il Signore, o quale sarà il luogo del mio riposo?
50
Non ha la mia mano creato tutte queste cose?"
51
«Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d' orecchi, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, così fate anche voi.
52
Quale dei profeti non perseguitarono i vostri padri? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti i traditori e gli uccisori;
53
voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli, e non l' avete osservata».
54
Essi, udendo queste cose, fremevano di rabbia in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui.
55
Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra,
56
e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figlio dell' uomo in piedi alla destra di Dio».
57
Ma essi, gettando grida altissime, si turarono gli orecchi e si avventarono tutti insieme sopra di lui;
58
e, cacciatolo fuori dalla città, lo lapidarono. I testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo.
59
E lapidarono Stefano che invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito».
60
Poi, messosi in ginocchio, gridò ad alta voce: «Signore, non imputar loro questo peccato». E detto questo si addormentò.
Atti degli apostoli 8:1
E Saulo approvava la sua uccisione. Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli.
Atti degli apostoli 8:2
Uomini pii seppellirono Stefano e fecero gran cordoglio per lui.
Atti degli apostoli 11:24
perché egli era un uomo buono, pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla molto numerosa fu aggiunta al Signore.
Michea 3:8
Ma, quanto a me, io sono pieno di forza, dello spirito del SIGNORE, di giustizia e di coraggio, per far conoscere a Giacobbe la sua trasgressione e a Israele il suo peccato.
Atti degli apostoli 8:5-13
5
Filippo, disceso nella città di Samaria, vi predicò il Cristo.
6
E le folle unanimi prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, ascoltandolo e osservando i miracoli che faceva.
7
Infatti gli spiriti immondi uscivano da molti indemoniati, mandando alte grida; e molti paralitici e zoppi erano guariti.
8
E vi fu grande gioia in quella città.
9
Or vi era un tale, di nome Simone, che già da tempo esercitava nella città le arti magiche, e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un personaggio importante.
10
Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano ascolto, dicendo: «Questi è "la potenza di Dio", quella che è chiamata "la Grande"».
11
E gli davano ascolto, perché già da molto tempo li aveva incantati con le sue arti magiche.
12
Ma quando ebbero creduto a Filippo che portava loro il lieto messaggio del regno di Dio e il nome di Gesù Cristo, furono battezzati, uomini e donne.
13
Simone credette anche lui; e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e restava meravigliato, vedendo i miracoli e le opere potenti che venivano fatti.
Atti degli apostoli 8:26-40
26
Un angelo del Signore parlò a Filippo così: «Alzati, e va' verso mezzogiorno, sulla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada deserta».
27
Egli si alzò e partì. Ed ecco un etiope, eunuco e ministro di Candace, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per adorare,
28
e ora stava tornandosene, seduto sul suo carro, leggendo il profeta Isaia.
29
Lo Spirito disse a Filippo: «Avvicìnati, e raggiungi quel carro».
30
Filippo accorse, udì che quell' uomo leggeva il profeta Isaia, e gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?»
31
Quegli rispose: «E come potrei, se nessuno mi guida?» E invitò Filippo a salire e a sedersi accanto a lui.
32
Or il passo della Scrittura che egli leggeva era questo: «Egli è stato condotto al macello come una pecora; e come un agnello che è muto davanti a colui che lo tosa, così egli non ha aperto la bocca.
33
Nella sua umiliazione egli fu sottratto al giudizio. Chi potrà descrivere la sua generazione? Poiché la sua vita è stata tolta dalla terra».
34
L' eunuco, rivolto a Filippo, gli disse: «Di chi, ti prego, dice questo il profeta? Di sé stesso, oppure di un altro?»
35
Allora Filippo prese a parlare e, cominciando da questo passo della Scrittura, gli comunicò il lieto messaggio di Gesù.
36
Strada facendo, giunsero a un luogo dove c' era dell' acqua. E l' eunuco disse: «Ecco dell' acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato?»
37
Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, è possibile». L' eunuco rispose: «Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio».
38
Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell' acqua, Filippo e l' eunuco; e Filippo lo battezzò.
39
Quando uscirono dall' acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo; e l' eunuco, continuando il suo viaggio tutto allegro, non lo vide più.
40
Poi Filippo si ritrovò in Azot; e, proseguendo, evangelizzò tutte le città, finché giunse a Cesarea.
Atti degli apostoli 21:8
Ripartiti il giorno dopo, giungemmo a Cesarea; ed entrati in casa di Filippo l' evangelista, che era uno dei sette, restammo da lui.
Apocalisse 2:6
Tuttavia hai questo, che detesti le opere dei Nicolaiti, che anch' io detesto.
Apocalisse 2:15
Così anche tu hai alcuni che professano similmente la dottrina dei Nicolaiti.
Atti degli apostoli 13:1
Nella chiesa che era ad Antiochia c' erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d' infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.