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però vediamo colui che è stato fatto di poco inferiore agli angeli, cioè Gesù, coronato di gloria e di onore a motivo della morte che ha sofferto, affinché, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tutti.
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Infatti, per condurre molti figli alla gloria, era giusto che colui, a causa del quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, rendesse perfetto, per via di sofferenze, l' autore della loro salvezza.
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Sia colui che santifica sia quelli che sono santificati, provengono tutti da uno; per questo egli non si vergogna di chiamarli fratelli,
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dicendo: «Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli; in mezzo all' assemblea canterò la tua lode».
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E di nuovo: «Io metterò la mia fiducia in lui». E inoltre: «Ecco me e i figli che Dio mi ha dati».
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Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo,
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e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita.