Non sapete che gl' ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v' illudete; né fornicatori, né idolatri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti,
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né ladri, né avari, né ubriachi, né oltraggiatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio.
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E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.
e che al mio arrivo il mio Dio abbia di nuovo a umiliarmi davanti a voi, e io debba piangere per molti di quelli che hanno peccato precedentemente, e non si sono ravveduti dell' impurità, della fornicazione e della dissolutezza a cui si erano dati.
Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.
Ma ho qualcosa contro di te: hai alcuni che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac il modo di far cadere i figli d' Israele, inducendoli a mangiare carni sacrificate agli idoli e a fornicare.
Ma ho questo contro di te: che tu tolleri Iezabel, quella donna che si dice profetessa e insegna e induce i miei servi a commettere fornicazione, e a mangiare carni sacrificate agli idoli.
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Le ho dato tempo perché si ravvedesse, ma lei non vuol ravvedersi della sua fornicazione.
22
Ecco, io la getto sopra un letto di dolore, e metto in una grande tribolazione coloro che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono delle opere che ella compie.
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Metterò anche a morte i suoi figli; e tutte le chiese conosceranno che io sono colui che scruta le reni e i cuori, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere.
Essi cantavano un cantico nuovo, dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai acquistato a Dio, con il tuo sangue, gente di ogni tribù, lingua, popolo e nazione,
Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all' Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano.
Poi udii come la voce di una gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva: «Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l' Onnipotente, ha stabilito il suo regno.
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Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell' Agnello e la sua sposa si è preparata.
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Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi».
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E l' angelo mi disse: «Scrivi: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell' Agnello"». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio».