(0021-32) Rovina, rovina, rovina. Questo farò di lei; anch' essa non sarà più, finché non venga colui a cui appartiene il giudizio e al quale lo rimetterò".
Allora si frantumarono anche il ferro, l' argilla, il bronzo, l' argento e l' oro e divennero come la pula sulle aie d' estate. Il vento li portò via e non se ne trovò più traccia; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un gran monte che riempì tutta la terra.
Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto e che non cadrà sotto il dominio d' un altro popolo. Spezzerà e annienterà tutti quei regni, ma esso durerà per sempre,
proprio come la pietra che hai visto staccarsi dal monte, senza intervento umano, e spezzare il ferro, il bronzo, l' argilla, l' argento e l' oro. Il gran Dio ha fatto conoscere al re quello che deve avvenire d' ora in poi. Il sogno è vero e sicura è la sua interpretazione».
Egli parlerà contro l' Altissimo, esaspererà i santi dell' Altissimo, e si proporrà di mutare i giorni festivi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la metà d' un tempo.
26
Poi si terrà il giudizio e gli sarà tolto il dominio; verrà distrutto e annientato per sempre.
27
Allora il regno, il potere e la grandezza dei regni che sono sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dell' Altissimo; il suo regno è un regno eterno, e tutte le potenze lo serviranno e gli ubbidiranno".
A motivo della sua astuzia, la frode prospererà nelle sue mani; il suo cuore si inorgoglirà; distruggerà molte persone che si credevano al sicuro. Si ergerà pure contro il principe dei prìncipi, ma sarà infranto senza intervento umano.
(005-7) Il resto di Giacobbe sarà fra le nazioni, in mezzo a molti popoli, come un leone tra gli animali della foresta, come un leoncello fra le greggi di pecore, che, quando passa, calpesta e sbrana, e nessuno può liberare.
Perciò, aspettami», dice il SIGNORE, «per il giorno che mi alzerò per il bottino; perché ho decretato di radunare le nazioni, di riunire i regni, per versare su di loro la mia indignazione, tutto l' ardore della mia ira; poiché tutta la terra sarà divorata dal fuoco della mia gelosia.
Egli passerà per il mare della distretta; ma nel mare egli colpirà i flutti e tutte le profondità del fiume saranno prosciugate; l' orgoglio dell' Assiria sarà abbattuto e lo scettro d' Egitto sarà tolto via.
«Ecco, io farò di Gerusalemme una coppa di stordimento per tutti i popoli circostanti; questo concernerà anche Giuda, quando Gerusalemme sarà assediata.
3
In quel giorno avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli; tutti quelli che se la caricheranno addosso ne saranno malamente feriti e tutte le nazioni della terra si aduneranno contro di lei.
4
In quel giorno», dice il SIGNORE, «io colpirò di smarrimento tutti i cavalli, e di delirio quelli che li cavalcano; io aprirò i miei occhi sulla casa di Giuda, ma colpirò di cecità tutti i cavalli dei popoli.
5
I capi di Giuda diranno in cuor loro: "Gli abitanti di Gerusalemme sono la mia forza nel SIGNORE degli eserciti, loro Dio".
Poi il settimo angelo sonò la tromba e nel cielo si alzarono voci potenti, che dicevano: «Il regno del mondo è passato al nostro Signore e al suo Cristo ed egli regnerà nei secoli dei secoli».
Quanto a me, io indurirò il cuore degli Egiziani e anch' essi entreranno dietro di loro; io sarò glorificato nel faraone e in tutto il suo esercito, nei suoi carri e nei suoi cavalieri.
Le acque ritornarono e ricoprirono i carri, i cavalieri e tutto l' esercito del faraone che erano entrati nel mare dietro agli Israeliti. Non ne scampò neppure uno.
Mosè e i figli d' Israele cantarono questo cantico quando i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono nel mare, e il SIGNORE fece ritornare su di loro le acque del mare, ma i figli d' Israele camminarono sulla terra asciutta in mezzo al mare.
Allora egli mi rispose: «È questa la parola che il SIGNORE rivolge a Zorobabele: "Non per potenza, né per forza, ma per lo spirito mio", dice il SIGNORE degli eserciti.
Io farò sparire i carri da Efraim, i cavalli da Gerusalemme e gli archi di guerra saranno distrutti. Egli parlerà di pace alle nazioni, il suo dominio si estenderà da un mare all' altro, e dal fiume sino alle estremità della terra.
Mentre quelli sonavano le trecento trombe, il SIGNORE fece rivolgere la spada di ciascuno contro il compagno per tutto l' accampamento. L' esercito madianita fuggì fino a Bet-Sitta, verso Serera, fino al limite d' Abel-Meola, presso Tabbat.
Appena cominciarono i canti di gioia e di lode, il SIGNORE tese un' imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti.
«Io inciterò Egiziani contro Egiziani, combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino, città contro città, regno contro regno.