«Quando qualcuno commetterà un' infedeltà e peccherà involontariamente riguardo a ciò che dev' essere consacrato al SIGNORE, porterà al SIGNORE, come sacrificio per la colpa, un montone senza difetto, preso dal gregge, in base alla tua valutazione in sicli d' argento secondo il siclo del santuario, come sacrificio per la colpa.

Quando uno peccherà facendo, senza saperlo, qualcuna delle cose che il SIGNORE ha vietato di fare, sarà colpevole e porterà la pena della sua iniquità.

«Parla ai figli d' Israele e di' loro: "Quando qualcuno avrà peccato per errore e avrà fatto qualcuna delle cose che il SIGNORE ha vietato di fare,

Ecco, tutte le vite sono mie; è mia tanto la vita del padre quanto quella del figlio; chi pecca morirà.

La persona che pecca è quella che morirà, il figlio non pagherà per l' iniquità del padre, e il padre non pagherà per l' iniquità del figlio; la giustizia del giusto sarà sul giusto, l' empietà dell' empio sarà sull' empio.

interverrà fra le due parti il giuramento del SIGNORE per sapere se colui che aveva la bestia in custodia non si è appropriato della roba del suo vicino. Il padrone della bestia si accontenterà del giuramento, e l' altro non sarà tenuto a risarcire i danni.

Egli disse a sua madre: «I millecento sicli d' argento che ti hanno rubato e a proposito dei quali hai pronunziato una maledizione, e l' hai pronunziata in mia presenza, ecco, li ho io; quel denaro l' avevo preso io». Sua madre disse: «Il Signore ti benedica, figlio mio!»

Se uno pecca contro il suo prossimo, e si esige da lui il giuramento per costringerlo a giurare, se egli viene a giurare davanti al tuo altare in questa casa,

Il re gli disse: «Quante volte dovrò scongiurarti di non dirmi altro che la verità nel nome del SIGNORE?»

Il re gli disse: «Quante volte dovrò scongiurarti di non dirmi altro che la verità nel nome del SIGNORE?»

Chi fa società con il ladro odia sé stesso; egli ode la maledizione e non dice nulla.

perché io, una volta sazio, non ti rinneghi e dica: "Chi è il SIGNORE?" oppure, diventato povero, non rubi, e profani il nome del mio Dio.

Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio».

Quando uno peccherà facendo, senza saperlo, qualcuna delle cose che il SIGNORE ha vietato di fare, sarà colpevole e porterà la pena della sua iniquità.

Se uno mangia della carne del suo sacrificio di riconoscenza il terzo giorno, colui che l' ha offerto non sarà gradito; dell' offerta non gli sarà tenuto conto; quella carne è immonda e colui che ne avrà mangiato porterà la pena della sua iniquità.

Ma se non si lava le vesti e se non lava il suo corpo, porterà la pena della sua iniquità"».

Chiunque ne mangerà porterà la pena della sua iniquità, perché avrà profanato ciò che è sacro al SIGNORE e quel tale sarà tolto via dalla sua gente.

Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei e lei vede la nudità di lui, è un' infamia; tutti e due saranno tolti via sotto gli occhi dei figli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella; porterà la pena della sua iniquità.

Ma colui che è puro e che non è in viaggio, se si astiene dal celebrare la Pasqua, quel tale sarà tolto via dalla sua gente; siccome non ha presentato l' offerta al SIGNORE nel tempo stabilito, quel tale porterà la pena del suo peccato.

Poiché le mie iniquità sorpassano il mio capo; son come un grave carico, troppo pesante per me.

Egli vedrà il frutto del suo tormento interiore, e ne sarà saziato; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, si caricherà egli stesso delle loro iniquità.

egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le sue lividure siete stati sanati.