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Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si pervertì, ed egli commise un' infedeltà contro il SIGNORE, il suo Dio, entrando nel tempio del SIGNORE per bruciare dell' incenso sull' altare dei profumi.
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Ma il sacerdote Azaria entrò dopo di lui con ottanta sacerdoti del SIGNORE, uomini coraggiosi,
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i quali si opposero al re Uzzia, e gli dissero: «Non spetta a te, Uzzia, di offrire incenso al SIGNORE, ma ai sacerdoti, figli d' Aaronne, che sono consacrati per offrire i profumi! Esci dal santuario, poiché tu hai commesso un' infedeltà! E questo non ti tornerà a gloria davanti a Dio, al SIGNORE».
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Allora Uzzia, che teneva in mano un turibolo per offrire l' incenso, si adirò. E mentre si adirava contro i sacerdoti, la lebbra gli scoppiò sulla fronte, in presenza dei sacerdoti, nella casa del SIGNORE, presso l' altare dei profumi.
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Il sommo sacerdote Azaria e tutti gli altri sacerdoti lo guardarono, ed ecco che aveva la lebbra sulla fronte; e lo fecero uscire in fretta, ed egli stesso si affrettò ad andarsene fuori, perché il SIGNORE lo aveva colpito.