(0021-17) Grida e urla, figlio d' uomo, poiché essa è per il mio popolo, è per tutti i prìncipi d' Israele; essi sono dati in balìa della spada con il mio popolo; perciò percuotiti la coscia!

Urlate, poiché il giorno del SIGNORE è vicino; esso viene come una devastazione dell' Onnipotente.

Urla, o porta! Grida, o città! Trema, o Filistia tutta quanta! Poiché dal nord viene un fumo e nessuno si sbanda dalla sua schiera.

Si sale al tempio e a Dibon, sugli alti luoghi, per piangere; Moab urla su Nebo e su Medeba: tutte le teste sono rase, tutte le barbe sono tagliate.

Perciò gema Moab per Moab, tutti gemano! Rimpiangete, costernati, i grappoli d' uva di Chir-Areset!

Oracolo contro Tiro. Urlate, o navi di Tarsis! Essa infatti è distrutta; non più case! Non c' è più nessuno che entri in essa! Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia.

Passate a Tarsis, urlate, o abitanti della costa!

ecco, i miei servi canteranno per la gioia del loro cuore, ma voi griderete per l' angoscia del cuor vostro e urlerete perché avrete lo spirito affranto.

Perciò, vestitevi di sacchi, siate afflitti, prorompete in lamenti, perché l' ira furente del SIGNORE non si è distolta da noi.

Così parla il SIGNORE: «Ecco, delle acque salgono dal settentrione; formano un torrente che straripa; esse inondano il paese e tutto ciò che contiene, le città e i loro abitanti; gli uomini lanciano grida, tutti gli abitanti del paese urlano.

Svegliatevi, ubriachi, e piangete! Lamentatevi tutti, bevitori di vino, per il vino nuovo che vi è tolto di bocca!

Disperatevi, agricoltori, piangete, viticultori, a causa del grano e dell' orzo, perché il raccolto dei campi è perduto.

Urlate, abitanti del Mortaio, perché tutti i mercanti sono spazzati via, tutti quelli che erano carichi di denaro sono sterminati.

Urla, cipresso, perché il cedro è caduto e gli alberi magnifici sono devastati! Urlate, querce di Basan, perché la foresta impenetrabile è abbattuta!

A voi ora, o ricchi! Piangete e urlate per le calamità che stanno per venirvi addosso!

Spaventati dai suoi tormenti se ne staranno lontani e diranno: "Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!"