Poi lo spirito mi portò in alto, e mi condusse alla porta orientale della casa del SIGNORE che guardava verso oriente; ed ecco, all' ingresso della porta, venticinque uomini; in mezzo a essi vidi Iaazania, figlio di Azzur, e Pelatia, figlio di Benaia, capi del popolo.

Egli stese una forma di mano e mi prese per una ciocca dei miei capelli; lo spirito mi sollevò fra terra e cielo, e mi trasportò in visioni divine a Gerusalemme, all' ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov' era situato l' idolo della gelosia, che provoca gelosia.

e gli dissero: «Ecco qui fra i tuoi servi cinquanta uomini robusti; lascia che vadano in cerca del tuo signore, se mai lo spirito del SIGNORE l' avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle». Eliseo rispose: «Non li mandate».

So che quell' uomo (se fu con il corpo o senza il corpo non so, Dio lo sa)

la parola del SIGNORE fu rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzi, nel paese dei Caldei, presso il fiume Chebar; in quel luogo la mano del SIGNORE fu sopra di lui.

Lo spirito mi portò in alto, e io udii dietro a me il suono d' un gran fragore che diceva: «Benedetta sia la gloria del SIGNORE dal suo luogo!»

Giunsi da quelli che erano deportati a Tel-Abib presso il fiume Chebar, e mi fermai dove essi abitavano; e là abitai sette giorni, triste e silenzioso, in mezzo a loro.

Là, presso i fiumi di Babilonia, sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion.

Quando ebbe finito di parlare con lui, Dio lasciò Abraamo, levandosi in alto.

E Dio se ne andò risalendo dal luogo dove gli aveva parlato.

Questo avvenne per tre volte; poi d' un tratto quell' oggetto fu ritirato in cielo.