6
«Mio Dio, io sono confuso; e mi vergogno, mio Dio, di alzare a te la mia faccia, perché le nostre iniquità si sono moltiplicate fin sopra la nostra testa, e la nostra colpa è così grande che giunge al cielo.
7
Dal tempo dei nostri padri fino a oggi siamo stati grandemente colpevoli; e a causa delle nostre iniquità, noi, i nostri re e i nostri sacerdoti, siamo stati messi in mano ai re dei paesi stranieri, in balìa della spada, dell' esilio, della rapina e del disonore, come si vede anche oggi.
8
Ora, per un breve momento, il SIGNORE, nostro Dio, ci ha fatto grazia, lasciandoci alcuni superstiti, e concedendoci un asilo nel suo santo luogo, per illuminare i nostri occhi e darci un po' di sollievo nella nostra schiavitù.
9
Noi infatti siamo schiavi; ma il nostro Dio non ci ha abbandonati nella nostra schiavitù. Anzi ci ha fatto trovare benevolenza verso i re di Persia, i quali ci hanno dato tanto sollievo da poter rialzare la casa del nostro Dio e restaurare le sue rovine, e ci hanno concesso un luogo di riposo in Giuda e a Gerusalemme.
10
Ora, nostro Dio, che possiamo dire dopo questo? Noi infatti abbiamo abbandonato i tuoi comandamenti,
11
quelli che ci hai dati mediante i profeti, tuoi servitori, dicendo: "Il paese nel quale entrate per prenderne possesso, è un paese reso impuro dalla corruzione dei popoli di questi paesi, dalle pratiche abominevoli con le quali lo hanno riempito da un' estremità all' altra con le loro contaminazioni.