«A chi dunque mi vorreste assomigliare, a chi sarei io uguale?» Dice il Santo.

A chi mi assomigliereste, a chi mi eguagliereste, a chi mi paragonereste, quasi fossimo pari?

Ricordate il passato, le cose antiche; perché io sono Dio, e non ce n' è alcun altro; sono Dio, e nessuno è simile a me.

(008-6) Egli rispose: «Per domani». E Mosè disse: «Sarà fatto come tu dici, affinché tu sappia che non c' è nessuno pari al SIGNORE, che è il nostro Dio.

poiché questa volta manderò tutte le mie piaghe sul tuo cuore, sui tuoi servitori e sul tuo popolo, affinché tu sappia che nessuno è come me su tutta la terra.

Chi è pari a te fra gli dèi, o SIGNORE? Chi è pari a te, splendido nella tua santità, tremendo anche a chi ti loda, operatore di prodigi?

Non farti scultura, né immagine alcuna delle cose che sono lassù nel cielo o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra.

Nessuno è pari al Dio di Iesurun che, sul carro dei cieli, corre in tuo aiuto, che, nella sua maestà, avanza sulle nubi.

Nessuno è santo come il SIGNORE, poiché non c' è altro Dio all' infuori di te; e non c' è ròcca pari al nostro Dio.

Hai un braccio pari a quello di Dio, o una voce che tuoni come la sua?

Non c' è nessuno pari a te fra gli dèi, o Signore, e non ci sono opere pari alle tue.

Poiché tu sei grande e operi meraviglie; tu solo sei Dio.

Poiché chi, nei cieli, è paragonabile al SIGNORE? Chi è simile al SIGNORE tra i figli di Dio?

SIGNORE, Dio degli eserciti, chi è potente come te, o SIGNORE? La tua fedeltà si manifesta attorno a te.

Chi è simile al SIGNORE, al nostro Dio, che siede sul trono in alto,

Non c' è nessuno pari a te, SIGNORE; tu sei grande, e grande in potenza è il tuo nome.

A loro non somiglia Colui che è la parte di Giacobbe; perché Egli ha formato tutte le cose, e Israele è la tribù della sua eredità. Il suo nome è: il SIGNORE degli eserciti.

Quale Dio è come te, che perdoni l' iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia.

Essendo dunque discendenza di Dio, non dobbiamo credere che la divinità sia simile a oro, ad argento, o a pietra scolpita dall' arte e dall' immaginazione umana.

Egli è l' immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura;

Egli, che è splendore della sua gloria e impronta della sua essenza, e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra della Maestà nei luoghi altissimi.