Allora Eliachim, figlio di Chilchia, Sebna e Ioa dissero a Rabsaché: «Ti prego, parla ai tuoi servi in aramaico, perché noi lo capiamo; non parlarci in lingua giudaica poiché il popolo che sta sulle mura ascolta».

Allora Eliachim, figlio di Chilchia, sovrintendente del palazzo, Sebna, il segretario, e Ioa, figlio di Asaf, l' archivista, andarono da Ezechia con le vesti stracciate, e gli riferirono le parole di Rabsaché.

Ma io mi comporto come un sordo che non ode, come un muto che non apre bocca.

In te spero, o SIGNORE; tu risponderai, o Signore, Dio mio!

Al direttore del coro. Per Iedutun. Salmo di Davide. Io dicevo: «Vigilerò sulla mia condotta per non peccare con le mie parole; metterò un freno alla mia bocca, finché l' empio mi starà davanti».

Chi corregge il beffardo si attira insulti, chi riprende l' empio riceve affronto.

Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, perché tu non gli debba somigliare.

Ecco perché, in tempi come questi, il saggio tace; perché i tempi sono malvagi.

Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le pestino con le zampe e rivolti contro di voi non vi sbranino.