19
Allora Giosuè disse ad Acan: «Figlio mio, dà gloria al SIGNORE, al Dio d' Israele, rendigli omaggio, e dimmi quello che hai fatto; non me lo nascondere».
20
Acan rispose a Giosuè e disse: «È vero; ho peccato contro il SIGNORE, il Dio d' Israele; ed ecco precisamente quello che ho fatto.
21
Ho visto fra le spoglie un bel mantello di Scinear, duecento sicli d' argento e una sbarra d' oro del peso di cinquanta sicli; ho desiderato quelle cose e le ho prese; ecco, sono nascoste in terra in mezzo alla mia tenda; e l' argento è sotto».
22
Allora Giosuè mandò dei messaggeri, i quali corsero alla tenda; ed ecco che il mantello vi era nascosto; e l' argento stava sotto.
23
Essi presero quelle cose di mezzo alla tenda e le portarono a Giosuè e a tutti i figli d' Israele e le deposero davanti al SIGNORE.
24
Giosuè e tutto Israele con lui presero Acan, figlio di Zerac, l' argento, il mantello, la sbarra d' oro, i suoi figli e le sue figlie, i suoi buoi, i suoi asini, le sue pecore, la sua tenda e tutto quello che gli apparteneva, e li fecero salire nella valle di Acor.
25
E Giosuè disse: «Così come ci hai causato una sventura, il SIGNORE causerà una sventura a te in questo giorno!» E tutto Israele lo lapidò; e dopo aver lapidato gli altri, diedero tutti alle fiamme.
26
Poi ammassarono sopra Acan un gran mucchio di pietre, che dura fino ad oggi. E Il SIGNORE cessò dalla sua ira tremenda. Perciò quel luogo è stato chiamato fino ad oggi Valle di Acor.