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Tuttavia ogni popolazione si fece i propri dèi nelle città dove abitava, e li mise nei templi degli alti luoghi che i Samaritani avevano costruiti.
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Quelli provenienti da Babilonia fecero Succot-Benot; quelli provenienti da Cuta fecero Nergal; quelli provenienti da Camat fecero Asima;
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quelli provenienti da Avva fecero Nibaz e Tartac; e quelli provenienti da Sefarvaim bruciavano i loro figli in onore di Adrammelec, e di Anammelec, divinità di Sefarvaim.
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Temevano anche il SIGNORE; e si fecero dei sacerdoti per gli alti luoghi scegliendoli tra di loro, i quali offrivano per loro dei sacrifici nei templi degli alti luoghi.
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Così temevano il SIGNORE, e servivano al tempo stesso i loro dèi, secondo le usanze delle regioni da cui erano stati deportati in Samaria.
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Anche oggi essi continuano a seguire le loro antiche abitudini: non temono il SIGNORE, e non si conformano né alle loro leggi e ai loro precetti, né alla legge e ai comandamenti che il SIGNORE prescrisse ai figli di Giacobbe, da lui chiamato Israele,
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con i quali il SIGNORE aveva stabilito un patto, dando loro quest' ordine: «Non temete altri dèi, non vi prostrate davanti a loro, non li servite, né offrite loro sacrifici;