Infatti, tanto del saggio quanto dello stolto non rimane ricordo eterno; poiché nei giorni futuri tutto sarà da tempo dimenticato. Purtroppo il saggio muore, al pari dello stolto!

Ho anche odiato ogni fatica che ho sostenuta sotto il sole, e di cui debbo lasciare il godimento a colui che verrà dopo di me.

Così sono arrivato a far perdere al mio cuore ogni speranza su tutta la fatica che ho sostenuta sotto il sole.

Sì, io ho applicato a tutto questo il mio cuore, e ho cercato di chiarirlo: che cioè i giusti e i saggi e le loro opere sono nelle mani di Dio; l' uomo non sa neppure se amerà o se odierà; tutto è possibile.

Tutto succede ugualmente a tutti; la medesima sorte attende il giusto e l' empio, il buono e puro e l' impuro, chi offre sacrifici e chi non li offre; tanto è il buono quanto il peccatore, tanto è colui che giura quanto chi teme di giurare.

Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato...

Eppure, la morte regnò, da Adamo fino a Mosè, anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.

Come è stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio,

ero insensato e senza intelligenza; io ero di fronte a te come una bestia.

L' uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo:

che gli empi germogliano come l' erba e tutti i malfattori fioriscono per essere distrutti in eterno.

Cercate di capire, uomini stolti! E voi, sciocchi, quando sarete saggi?

Chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione è uno stupido.

«Certo, io sono più ignorante di ogni altro, e non ho l' intelligenza di un uomo.

Ma costoro tutti insieme sono stupidi e insensati; non è che una dottrina di vanità; non è altro che legno;

Perché, quando morrà, non porterà nulla con sé; la sua gloria non scenderà con lui.

liberami, con la tua mano, dagli uomini, o SIGNORE, dagli uomini del mondo, il cui compenso è solo in questa vita, e il cui ventre tu riempi con i tuoi beni; di questi si saziano i loro figli, e lasciano il resto dei loro averi ai loro bambini.

Certo, l' uomo va e viene come un' ombra; certo, s' affanna per quel ch' è vanità; egli accumula ricchezze, senza sapere chi le raccoglierà.

Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell' ira, ma la giustizia salva dalla morte.

Ho anche odiato ogni fatica che ho sostenuta sotto il sole, e di cui debbo lasciare il godimento a colui che verrà dopo di me.

Chi sa se egli sarà saggio o stolto? Eppure sarà padrone di tutto il lavoro che io ho compiuto con fatica e con saggezza sotto il sole. Anche questo è vanità.

Infatti, ecco un uomo che ha lavorato con saggezza, con intelligenza e con successo, e lascia il frutto del suo lavoro in eredità a un altro, che non vi ha speso nessuna fatica! Anche questo è vanità, è un male grande.

Poiché Dio dà all' uomo che egli gradisce, saggezza, intelligenza e gioia; ma al peccatore lascia il compito di raccogliere, di accumulare, per lasciare poi tutto a colui che è gradito agli occhi di Dio. Anche questo è vanità e un correre dietro al vento.

(005-12) C' è un male grave che io ho visto sotto il sole; delle ricchezze conservate dal loro possessore, per sua sventura.

(005-14) Uscito nudo dal grembo di sua madre, quel possessore se ne va com' era venuto; di tutta la sua fatica non può prendere nulla da portare con sé.

Chi acquista ricchezze, ma non con giustizia, è come la pernice che cova uova che non ha fatte; nel bel mezzo dei suoi giorni egli deve lasciarle; quando arriva la sua fine, non è che uno stolto.

Ma Dio gli disse: "Stolto, questa notte stessa l' anima tua ti sarà ridomandata; e quello che hai preparato, di chi sarà?"

La pietà, con animo contento del proprio stato, è un grande guadagno.

ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti.

Infatti l' amore del denaro è radice di ogni specie di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si sono procurati molti dolori.