Al direttore del coro. Su «Cerva dell' aurora». Salmo di Davide. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!

Eppure tu sei il Santo, siedi circondato dalle lodi d' Israele.

O SIGNORE, per la tua benevolenza avevi reso forte il mio monte; tu nascondesti il tuo volto, e io rimasi smarrito.

Ho gridato a te, o SIGNORE; ho supplicato il SIGNORE dicendo:

Quest' afflitto ha gridato, e il SIGNORE l' ha esaudito; l' ha salvato da tutte le sue disgrazie.

poi invocami nel giorno della sventura; io ti salverò, e tu mi glorificherai».

Nella mia angoscia invocai il SIGNORE; il SIGNORE mi rispose e mi portò in salvo.

Canto dei pellegrinaggi. O SIGNORE, io grido a te da luoghi profondi!

Signore, ascolta il mio grido; siano le tue orecchie attente al mio grido d' aiuto!

E quando egli fu angosciato, implorò il SIGNORE, suo Dio, e si umiliò profondamente davanti al Dio dei suoi padri.

A lui rivolse le sue preghiere, e Dio si arrese ad esse, esaudì le sue suppliche, e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che il SIGNORE è Dio.

Ezechia pregò il SIGNORE, dicendo:

SIGNORE, porgi l' orecchio e ascolta! SIGNORE, apri i tuoi occhi e guarda! Ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandate per insultare il Dio vivente!

e hanno dato alle fiamme i loro dèi; perché quelli non erano dèi; ma erano opera di mano d' uomo: legno e pietra; e li hanno distrutti.

In quel tempo, Ezechia si ammalò di una malattia che doveva condurlo alla morte. Il profeta Isaia, figlio di Amots, andò da lui, e gli disse: «Così parla il SIGNORE: Dà i tuoi ordini alla tua casa, perché sei un uomo morto; non guarirai».

«SIGNORE ricòrdati, ti prego, che io ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro, e che ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Ed Ezechia scoppiò in un gran pianto.

E Gesù pure fu invitato con i suoi discepoli alle nozze.

Ritorna, o SIGNORE, liberami; salvami, per la tua misericordia.

Libera la mia vita dalla spada, e salva l' unica vita mia dall' assalto del cane;

Le angoscie del mio cuore sono aumentate; liberami dalle mie angustie.

Poiché mali innumerevoli mi circondano; i miei peccati mi pesano e non posso più guardarli. Sono più numerosi dei capelli del mio capo e il mio cuore vien meno!

Liberami, o SIGNORE! Affrèttati in mio aiuto!

Guarda alla mia destra e vedi; non c' è nessuno che mi riconosca. Ogni rifugio mi è venuto a mancare; nessuno si prende cura dell' anima mia.

Sii attento al mio grido, perché son ridotto agli estremi. Liberami dai miei persecutori, perché sono più forti di me.

Tendo le mani verso di te; l' anima mia, come arida terra, è assetata di te. [Pausa]

Al mattino fammi udire la tua bontà, perché in te confido; fammi conoscere la via da seguire, poiché io elevo l' anima mia a te.

Ma il pubblicano se ne stava a distanza e non osava neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, abbi pietà di me, peccatore!"

E diceva: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno!»

Gesù gli disse: «Io ti dico in verità che oggi tu sarai con me in paradiso».