Il SIGNORE è nel suo tempio santo; il SIGNORE ha il suo trono nei cieli; i suoi occhi vedono, le sue pupille scrutano i figli degli uomini.

Ecco, Dio non si fida dei suoi servi, e trova difetti nei suoi angeli;

Ecco, Dio non si fida nemmeno dei suoi santi, i cieli non sono puri ai suoi occhi;

Sopra di lui stavano dei serafini, ognuno dei quali aveva sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava.

Sì, eccelso è il SIGNORE, eppure ha riguardo per gli umili, e da lontano conosce il superbo.

Infatti così parla Colui che è l' Alto, l' eccelso, che abita l' eternità, e che si chiama il Santo. «Io dimoro nel luogo eccelso e santo, ma sto vicino a chi è oppresso e umile di spirito per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore degli oppressi.

Tutte queste cose le ha fatte la mia mano, e così sono tutte venute all' esistenza», dice il SIGNORE. «Ecco su chi io poserò lo sguardo: su colui che è umile, che ha lo spirito afflitto e trema alla mia parola.