Tu mi condanni a pene così amare, e mi fai espiare gli sbagli della mia giovinezza;

Le mie ossa stanno attaccate alla mia pelle e alla mia carne, non m' è rimasto che la pelle dei denti.

Non ricordarti dei peccati della mia gioventù, né delle mie trasgressioni; ricòrdati di me nella tua clemenza, per amor della tua bontà, o SIGNORE.

perché tu non abbia a gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saranno consumati;

Come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m' insegnava, e a non porgere l' orecchio a chi m' istruiva?

Non giacciono con i prodi che sono caduti fra gli incirconcisi, che sono scesi nel soggiorno dei morti con le loro armi da guerra, sotto il capo dei quali sono state poste le loro spade; ma le loro iniquità stanno sulle loro ossa, perché erano il terrore dei prodi sulla terra dei viventi.

Entrambi giacciono ugualmente nella polvere, e i vermi li ricoprono.

L' empio è travolto dalla sua sventura, ma il giusto spera anche nella morte.

C' è della scelleratezza nella tua impurità; perché io ti ho voluto purificare e tu non sei diventata pura; non sarai più purificata della tua impurità, finché io non abbia sfogato su di te il mio furore.

Egli dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete e morirete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire».

Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono, morirete nei vostri peccati».

per prendere in questo ministero apostolico il posto che Giuda ha abbandonato per andarsene al suo luogo».