15
Abbatté pure l' altare che stava a Betel, e l' alto luogo, costruito da Geroboamo, figlio di Nebat, il quale aveva fatto peccare Israele. Bruciò l' alto luogo e lo ridusse in polvere, e bruciò l' idolo d' Astarte.
16
Poi Giosia, voltatosi, vide le tombe che stavano là sul monte; mandò a prelevare le ossa di quelle tombe, e le bruciò sull' altare, profanandolo, secondo la parola del SIGNORE pronunziata dall' uomo di Dio, che aveva annunziato queste cose.
17
Poi disse: «Che monumento è quello che io vedo laggiù?» La gente della città rispose: «È la tomba dell' uomo di Dio, che venne da Giuda, e che proclamò contro l' altare di Betel queste cose che tu hai fatte».
18
Egli disse: «Lasciatelo stare; nessuno rimuova le sue ossa!» Così le sue ossa furono conservate con le ossa del profeta ch' era venuto da Samaria.
19
Giosia fece anche sparire tutti i templi d' alti luoghi che erano nella città di Samaria e che i re d' Israele avevano fatti per provocare lo sdegno del SIGNORE, e ne fece esattamente quel che aveva fatto a Betel.
20
Fece uccidere sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che vi si trovavano, e su quegli altari bruciò ossa umane. Poi tornò a Gerusalemme.