Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il SIGNORE, Dio d' Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d' Assiria.

Quella stessa notte l' angelo del SIGNORE uscì e colpì nell' accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò la mattina, erano tutti cadaveri.

Mentre egli stava adorando nella casa del suo dio Nisroc, i suoi figli Adrammelec e Sareser lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Suo figlio Esaraddon gli succedette nel regno.

Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà la consunzione tra i suoi più robusti; e sotto la sua gloria accenderà un fuoco, come il fuoco di un incendio.

La gloria della sua foresta e della sua fertile campagna egli la consumerà, anima e corpo; sarà come il deperimento di un uomo che langue.

Allora Isaia, figlio di Amots, mandò a dire a Ezechia: «Così dice il SIGNORE, Dio d' Israele: Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d' Assiria.

L' angelo del SIGNORE uscì e colpì, nel campo degli Assiri, centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzò la mattina, eccovi tanti cadaveri.

Allora Sennacherib, re di Assiria, tolse l' accampamento, partì e tornò a Ninive, dove rimase.

Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli.

Come l' angelo stendeva la sua mano su Gerusalemme per distruggerla, il SIGNORE si pentì della calamità che egli aveva inflitta, e disse all' angelo che distruggeva il popolo: «Basta! ritira ora la tua mano!» L' angelo del SIGNORE si trovava presso l' aia di Arauna, il Gebuseo.

Grandi liberazioni egli accorda al suo re, usa benevolenza verso il suo unto, verso Davide e la sua discendenza in eterno».

Nabucodonosor prese a dire: «Benedetto sia il Dio di Sadrac, di Mesac, e di Abed-Nego, il quale ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi che hanno confidato in lui, hanno trasgredito l' ordine del re, hanno esposto i loro corpi per non servire né adorare alcun altro Dio che il loro.

Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso la bocca dei leoni; essi non mi hanno fatto nessun male perché sono stato trovato innocente davanti a lui; e anche davanti a te, o re, non ho fatto niente di male».

Cosa avverrà alla fine dell' età presente. Verranno gli angeli, e separeranno i malvagi dai giusti

e li getteranno nella fornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti.

In quell' istante un angelo del Signore lo colpì, perché non aveva dato la gloria a Dio; e, roso dai vermi, morì.

Dio è saggio, è grande in potenza; chi gli ha tenuto fronte e se n' è trovato bene?

I valorosi sono stati spogliati, han dormito il loro ultimo sonno, tutti gli uomini prodi sono stati ridotti all' impotenza.

Tu, tu sei tremendo; e chi può resistere davanti a te quando esplode la tua ira?

Egli stronca lo spirito dei potenti, egli è tremendo per i re della terra.

Infatti dice: "I miei prìncipi non sono forse tanti re?

Perciò il Signore, Dio degli eserciti, manderà la consunzione tra i suoi più robusti; e sotto la sua gloria accenderà un fuoco, come il fuoco di un incendio.

La gloria della sua foresta e della sua fertile campagna egli la consumerà, anima e corpo; sarà come il deperimento di un uomo che langue.

Oh, che rumore di popoli numerosi! muggono, come muggono i mari. Che tumulto di nazioni!

Alla sera, ecco il terrore; prima del mattino, non sono più. Ecco la fine di quanti ci spogliano, ecco la sorte di chi ci saccheggia!

Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventerà come polvere minuta e la folla di quei terribili, come pula che vola; ciò avverrà a un tratto, in un attimo.

La folla di tutte le nazioni che marciano contro Ariel, di tutti quelli che attaccano lei e la sua cittadella e la stringono da vicino, sarà come un sogno, come una visione notturna.

Il SIGNORE farà udire la sua voce maestosa e mostrerà come colpisce con il suo braccio, nel furore della sua ira, tra le fiamme di un fuoco divorante, in mezzo a una tempesta, a un diluvio di pioggia, e a una gragnuola di sassi.

ogni passaggio del flagello destinatogli, che il SIGNORE gli farà piombare addosso, sarà accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre; il SIGNORE combatterà contro di lui a mano alzata.

«Ora sorgerò», dice il SIGNORE; «ora sarò esaltato, ora mi innalzerò.

I popoli saranno come fornaci da calce, come rovi tagliati, che si danno alle fiamme.

Come potresti tu far voltare le spalle a un ufficiale, uno dei minimi servitori del mio signore? Ma tu confidi nell' Egitto per avere carri e cavalieri.

I re della terra, i grandi, i generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti.

E dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede sul trono e dall' ira dell' Agnello;

Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio;

per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini d' ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi».

I suoi nemici li coprirò di vergogna, ma su di lui fiorirà la sua corona».

Venuta la superbia, viene anche l' infamia; ma la saggezza è con gli umili.

La superbia precede la rovina, e lo spirito altero precede la caduta.

Allora Sennacherib re d' Assiria tolse l' accampamento, partì e se ne tornò a Ninive, dove rimase.

Mentre egli stava adorando nella casa del suo dio Nisroc, i suoi figli Adrammelec e Sareser lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Suo figlio Esaraddon gli succedette nel regno.

Allora Sennacherib, re di Assiria, tolse l' accampamento, partì e tornò a Ninive, dove rimase.

Mentre stava prostrato nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec e Sareser, suoi figli, lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Ed Esaraddon, suo figlio, regnò al suo posto.