(0032-14) Egli rimase là quella notte; e di ciò che possedeva prese di che fare un dono a suo fratello Esaù:

(0032-16) trenta cammelle che allattavano e i loro piccoli, quaranta vacche e dieci tori, venti asine e dieci puledri.

(0032-18) E diede quest' ordine al primo: «Quando mio fratello Esaù t' incontrerà e ti chiederà: "Di chi sei? dove vai? a chi appartiene questo gregge che va davanti a te?"

(0032-20) Diede lo stesso ordine al secondo, al terzo e a tutti quelli che seguivano le greggi, dicendo: «In questo modo parlerete a Esaù, quando lo troverete,

Quella rispose: «Fammi un dono; poiché tu m' hai stabilita in una terra arida, dammi anche delle sorgenti d' acqua». Ed egli le diede le sorgenti superiori e le sorgenti sottostanti.

Lei rispose: «Fammi un dono, perché tu mi hai dato una terra arida; dammi anche delle sorgenti d' acqua». Ed egli le diede le sorgenti superiori e le sorgenti sottostanti.

Adesso, ecco questo regalo che la tua serva porta al mio signore; sia dato ai giovani che seguono il mio signore.

Quando Davide fu tornato a Siclag, mandò parte di quel bottino agli anziani di Giuda suoi amici, dicendo: «Eccovi un dono che viene dal bottino preso ai nemici del SIGNORE».

Poi tornò con tutto il suo seguito dall' uomo di Dio, andò a presentarsi davanti a lui, e disse: «Ecco, io riconosco adesso che non c' è nessun Dio in tutta la terra, fuorché in Israele. E ora, ti prego, accetta un regalo dal tuo servo».

Perciò ho ritenuto necessario esortare i fratelli a venire da voi prima di me e preparare la vostra già promessa offerta, affinché essa sia pronta come offerta di generosità e non d' avarizia.

Ora dico questo: chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina abbondantemente mieterà altresì abbondantemente.

Ed Esaù: «Io ho molta roba, fratello mio; tieni per te ciò che è tuo».

Non lo dico perché mi trovi nel bisogno, poiché io ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo.

So vivere nella povertà e anche nell' abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell' abbondanza e nell' indigenza.

Ora ho ricevuto ogni cosa e sono nell' abbondanza. Sono ricolmo di beni, avendo ricevuto da Epafròdito quello che mi avete mandato e che è un profumo di odore soave, un sacrificio accetto e gradito a Dio.

Che diremo dunque riguardo a queste cose? Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?

Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?

Nessuno dunque si vanti degli uomini, perché tutto vi appartiene.

come afflitti, eppure sempre allegri; come poveri, eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo ogni cosa!

So vivere nella povertà e anche nell' abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell' abbondanza e nell' indigenza.

Ora ho ricevuto ogni cosa e sono nell' abbondanza. Sono ricolmo di beni, avendo ricevuto da Epafròdito quello che mi avete mandato e che è un profumo di odore soave, un sacrificio accetto e gradito a Dio.

perché l' esercizio fisico è utile a poca cosa, mentre la pietà è utile a ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura.

Ma insistettero tanto con lui, che egli ne fu confuso, e disse: «Mandateli». Allora quelli mandarono cinquanta uomini, i quali cercarono Elia per tre giorni, ma non lo trovarono.

Ma Eliseo rispose: «Com' è vero che vive il SIGNORE di cui sono servo, io non accetterò nulla». Naaman insisteva perché accettasse, ma egli rifiutò.

Naaman disse: «Ti prego, accetta due talenti!» E gli fece premura; chiuse due talenti d' argento in due sacchi con due cambi di vestiario, e li caricò addosso a due dei suoi servi, che li portarono davanti a Gheazi.

Il signore disse al servo: "Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena.