E Dio disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e va' nel paese di Moria, e offrilo là in olocausto sopra uno dei monti che ti dirò».
Allora il re, vivamente scosso, salì nella camera che era sopra la porta e pianse; e nell' andare diceva: «Absalom figlio mio! Figlio mio, Absalom figlio mio! Fossi pur morto io al tuo posto, Absalom figlio mio, figlio mio!»
È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recar gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa.