I fratelli, saputolo, lo condussero a Cesarea, e di là lo mandarono a Tarso.

Poi Barnaba partì verso Tarso, a cercare Saulo; e, dopo averlo trovato, lo condusse ad Antiochia.

Essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della chiesa, e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani.

Nella chiesa che era ad Antiochia c' erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d' infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.

E consegnarono loro questa lettera: «I fratelli apostoli e anziani, ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dal paganesimo, salute.

E percorse la Siria e la Cilicia, rafforzando le chiese.

Quanto a Paolo, dopo essersi trattenuto ancora molti giorni a Corinto, prese commiato dai fratelli, e navigò verso la Siria, con Priscilla e Aquila, dopo essersi fatto radere il capo a Cencrea, perché aveva fatto un voto, s' imbarcò per la Siria, con Priscilla e Aquila.

Giunti in vista di Cipro, e lasciatala a sinistra, navigammo verso la Siria, e approdammo a Tiro, perché qui si doveva scaricare la nave.

Ma alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini, di quelli di Cilicia e d' Asia, si misero a discutere con Stefano;

Ma Paolo disse: «Io sono un giudeo di Tarso, cittadino di quella non oscura città di Cilicia; e ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo».

«Io sono un giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi;

Egli lesse la lettera e domandò a Paolo di quale provincia fosse e, saputo che era di Cilicia,