Il Dio e Padre del nostro Signore Gesù, che è benedetto in eterno, sa che io non mento.

Ora io chiamo Dio come testimone sulla mia vita che è per risparmiarvi che non sono più venuto a Corinto.

Da tempo voi v' immaginate che noi ci difendiamo davanti a voi. È davanti a Dio, in Cristo, che parliamo; e tutto questo, carissimi, per la vostra edificazione.

Dio, che servo nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che faccio continuamente menzione di voi

Dico la verità in Cristo, non mento - poiché la mia coscienza me lo conferma per mezzo dello Spirito Santo -

Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento.

Difatti, non abbiamo mai usato un parlare lusinghevole, come ben sapete, né pretesti ispirati da cupidigia; Dio ne è testimone.

Voi siete testimoni, e Dio lo è pure, del modo santo, giusto e irreprensibile con cui ci siamo comportati verso di voi che credete;

e della quale io fui costituito predicatore e apostolo (io dico il vero, non mento), per istruire gli stranieri nella fede e nella verità.

Ma quello che faccio lo farò ancora per togliere ogni pretesto a coloro che desiderano un' occasione per mostrarsi uguali a noi in ciò di cui si vantano.

Nessuno, ripeto, mi prenda per pazzo; o se no, accettatemi anche come pazzo, affinché anch' io possa vantarmi un po' .

Quel che dico quando mi vanto con tanta sicurezza, non lo dico secondo il Signore, ma come se fossi pazzo.

Non ci vantiamo oltre misura di fatiche altrui, ma nutriamo speranza che, crescendo la vostra fede, saremo tenuti in maggior considerazione tra di voi nei limiti del campo di attività assegnatoci,

Io però non ho fatto alcun uso di questi diritti, e non ho scritto questo perché si faccia così a mio riguardo; poiché preferirei morire, anziché vedere qualcuno rendere vano il mio vanto.

Se lo faccio volenterosamente, ne ho ricompensa; ma se non lo faccio volenterosamente è sempre un' amministrazione che mi è affidata.

Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timoteo, alla chiesa di Dio che è in Corinto, con tutti i santi che sono in tutta l' Acaia,

perché conosco la prontezza dell' animo vostro, per la quale mi vanto di voi presso i Macedoni, dicendo che l' Acaia è pronta fin dall' anno scorso; e il vostro zelo ne ha stimolati moltissimi.

Poi, quando Gallione era proconsole dell' Acaia, i Giudei, unanimi, insorsero contro Paolo, e lo condussero davanti al tribunale, dicendo:

Poi, siccome voleva andare in Acaia, i fratelli lo incoraggiarono, e scrissero ai discepoli di accoglierlo. Giunto là, egli fu di grande aiuto a quelli che avevano creduto mediante la grazia di Dio«

Salutate anche la chiesa che si riunisce in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che è la primizia dell' Asia per Cristo.

Ora, fratelli, voi conoscete la famiglia di Stefana, sapete che è la primizia dell' Acaia, e che si è dedicata al servizio dei fratelli;

tanto da diventare un esempio per tutti i credenti della Macedonia e dell' Acaia.

Infatti da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella Macedonia e nell' Acaia, ma anzi la fama della fede che avete in Dio si è sparsa in ogni luogo, di modo che non abbiamo bisogno di parlarne;