In quel tempo, io vi ricondurrò; in quel tempo, vi raccoglierò; perché vi renderò famosi e gloriosi fra tutti i popoli della terra, quando farò tornare, sotto i vostri occhi, quelli che sono in esilio», dice il SIGNORE.
«Raccoglierò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho scacciate, le ricondurrò ai loro pascoli, saranno feconde e si moltiplicheranno.
Ecco, io li riconduco dal paese del settentrione, e li raccolgo dalle estremità della terra; tra di loro sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e quella in doglie di parto: una gran moltitudine, che ritorna qua.
Vengono piangenti e imploranti; li guido, li conduco ai torrenti, per una via diritta dove non inciamperanno; perché sono diventato un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito.
le farò uscire dai popoli, le radunerò dai diversi paesi e le ricondurrò sul loro suolo; le pascerò sui monti d' Israele, lungo i ruscelli e in tutti i luoghi abitati del paese.
(002-2) I figli di Giuda e i figli d' Israele si raduneranno, si daranno un unico capo e marceranno fuori dal paese; perché sarà grande il giorno di Izreel.
Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte d' Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri;
L' anima mia è assetata di Dio, del Dio vivente; quando verrò e comparirò in presenza di Dio?
3
Le mie lacrime son diventate il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono continuamente: «Dov' è il tuo Dio?»
4
Ricordo con profonda commozione il tempo in cui camminavo con la folla verso la casa di Dio, tra i canti di gioia e di lode d' una moltitudine in festa.
Salmo di Davide, quand' era nel deserto di Giuda. O Dio, tu sei il mio Dio, io ti cerco dall' alba; di te è assetata l' anima mia, a te anela il mio corpo languente in arida terra, senz' acqua.
Le vie di Sion sono in lutto, perché nessuno viene più alle solenni convocazioni; tutte le sue porte sono deserte; i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono addolorate, ed essa stessa è piena d' amarezza.
Nei giorni della sua afflizione, della sua vita raminga, Gerusalemme si ricorda di tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi; ora che il suo popolo è caduto in mano dell' avversario e nessuno la soccorre, i suoi nemici la guardano e ridono del suo misero stato.
Ha spogliato la sua capanna come un giardino; ha distrutto il luogo del suo convegno; il SIGNORE ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni e i sabati, e, nell' indignazione della sua ira, ha rigettato re e sacerdoti.
Il Signore ha provato disgusto per il suo altare; ha detestato il suo santuario; ha dato i muri dei palazzi di Sion in mano dei nemici, i quali hanno alzato grida nella casa del SIGNORE, come in un giorno di festa.