Oh, come geme il bestiame! Gli armenti impazziscono, perché non c' è pastura per loro; soffrono anche le greggi di pecore.

Anche gli animali selvatici si rivolgono a te, perché i corsi d' acqua sono inariditi, e il fuoco ha divorato i pascoli del deserto.

La tua giustizia s' innalza come le montagne più alte, i tuoi giudizi sono profondi come il grande oceano. O SIGNORE, tu soccorri uomini e bestie.

abbeverano tutte le bestie della campagna, gli asini selvatici vi si dissetano.

Egli annaffia i monti dall' alto delle sue stanze; la terra è saziata con il frutto delle tue opere.

Tutti quanti sperano in te perché tu dia loro il cibo a suo tempo.

Tu nascondi la tua faccia, e sono smarriti; tu ritiri il loro fiato e muoiono, ritornano nella loro polvere.

Gli occhi di tutti sono rivolti a te, e tu dài loro il cibo a suo tempo.

Tu apri la tua mano, e dài cibo a volontà a tutti i viventi.

che copre il cielo di nuvole, prepara la pioggia per la terra e fa germogliare l' erba sui monti.

Egli dà il cibo al bestiame, e ai piccini dei corvi, quando gridano.

Egli ti darà la pioggia per la semenza con cui avrai seminato il suolo, e il pane, che il suolo produrrà saporito e abbondante; in quel giorno, il tuo bestiame pascolerà in vasti pascoli;

i buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno foraggi salati, ventilati con la pala e il ventilabro.

e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»

A te, SIGNORE, io grido, perché il fuoco ha divorato i pascoli del deserto, la fiamma ha consumato tutti gli alberi della campagna.

Esso stilla sui pascoli del deserto, e i colli sono adorni di gioia.

Così il SIGNORE sta per consolare Sion, consolerà tutte le sue rovine; renderà il suo deserto pari a un Eden, la sua solitudine pari a un giardino del SIGNORE. Gioia ed esultanza si troveranno in mezzo a lei, inni di lode e melodia di canti.

io vi darò le piogge nella loro stagione, la terra darà i suoi prodotti e gli alberi della campagna daranno i loro frutti.

La trebbiatura vi durerà fino alla vendemmia, e la vendemmia vi durerà fino alla semina; mangerete a sazietà il vostro pane, e vivrete sicuri nel vostro paese.

La terra ha prodotto il suo frutto; Dio, il nostro Dio, ci benedirà.

Egli muta il deserto in lago e la terra arida in fonti d' acqua.

Vi seminano campi e vi piantano vigne e ne raccolgono frutti abbondanti.

Farò in modo che esse e i luoghi attorno al mio colle saranno una benedizione; farò scendere la pioggia a suo tempo, e saranno piogge di benedizione.

L' albero dei campi darà il suo frutto, e la terra darà i suoi prodotti. Esse staranno al sicuro sul loro suolo e conosceranno che io sono il SIGNORE, quando spezzerò le sbarre del loro giogo e le libererò dalla mano di quelli che le tenevano schiave.

ma voi, o monti d' Israele, metterete i vostri rami e porterete i vostri frutti al mio popolo Israele, perché egli sta per arrivare.

farò moltiplicare il frutto degli alberi e il prodotto dei campi, affinché non siate più esposti alla vergogna della fame tra le nazioni.

Si dirà: «Questa terra che era desolata, è diventata come il giardino d' Eden; e queste città che erano deserte, desolate, rovinate, sono fortificate e abitate».

Io sarò per Israele come la rugiada; egli fiorirà come il giglio e spanderà le sue radici come il Libano.

Quelli che abiteranno alla sua ombra faranno di nuovo crescere il grano e fioriranno come la vite; saranno famosi come il vino del Libano.

Io libererò dall' esilio il mio popolo, Israele; essi ricostruiranno le città desolate e le abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno giardini e ne mangeranno i frutti.

Io li pianterò nella loro terra e non saranno mai più sradicati dalla terra che io ho dato loro», dice il SIGNORE, il tuo Dio.

Durante tutto quel tempo, quando uno andava a un mucchio stimato venti misure, non ce n' erano che dieci; quando uno andava al tino per prelevarne cinquanta misure, non ce n' erano che venti.

«Infatti, ci sarà un seme di pace: la vite porterà il suo frutto, il suolo darà i suoi prodotti e i cieli daranno la loro rugiada; darò a questo popolo superstite il possesso di tutte queste cose.

Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi alla prova in questo», dice il SIGNORE degli eserciti; «vedrete se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla.

«Tutte le nazioni vi proclameranno beati, perché sarete un paese di delizie», dice il SIGNORE degli eserciti.

Quando coltiverai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti e tu sarai vagabondo e fuggiasco sulla terra».

quindi colui che pianta e colui che annaffia non sono nulla: Dio fa crescere!