Geremia 11:19-21
19
Io ero come un docile agnello che si conduce al macello; io non sapevo che tramavano macchinazioni contro di me dicendo: «Distruggiamo l' albero con il suo frutto, sterminiamolo dalla terra dei viventi; affinché il suo nome non sia più ricordato».
20
Ma, o SIGNORE degli eserciti, giusto giudice, che scruti le reni e il cuore, io vedrò la tua vendetta su di loro, poiché a te io rimetto la mia causa.
21
«Perciò, così parla il SIGNORE riguardo a quelli di Anatot che cercano la tua vita e dicono: "Non profetare nel nome del SIGNORE, se non vuoi morire per mano nostra".
Geremia 15:10
Me infelice! o madre mia, perché mi hai fatto nascere uomo di lite e di contesa per tutto il paese! io non do né prendo in prestito, eppure tutti mi maledicono.
Geremia 18:18-23
18
Essi hanno detto: «Venite, tramiamo insidie contro Geremia; poiché la legge non verrà meno per mancanza di sacerdoti, né il consiglio per mancanza di saggi, né la parola per mancanza di profeti. Venite, attacchiamolo con la lingua e non diamo retta a nessuna delle sue parole».
19
SIGNORE, volgi a me la tua attenzione e odi la voce dei miei avversari.
20
Il male sarà forse reso in cambio del bene? Essi infatti hanno scavato una fossa per me. Ricòrdati come io mi sono presentato davanti a te per parlare in loro favore, e per distogliere la tua ira da loro.
21
Perciò abbandona i loro figli alla fame; dàlli in balia della spada; le loro mogli siano private di figli e rimangano vedove; i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano colpiti dalla spada in battaglia.
22
Un grido si oda uscire dalle loro case, quando tu farai piombar su di loro all' improvviso le bande nemiche; poiché hanno scavato una fossa per catturarmi, e hanno teso dei lacci ai miei piedi.
23
Tu, SIGNORE, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro iniquità, non cancellare il loro peccato davanti ai tuoi occhi! Siano essi abbattuti davanti a te! Agisci contro di loro nel giorno della tua ira!
Geremia 20:7-10
7
Tu mi hai persuaso, SIGNORE, e io mi sono lasciato persuadere, tu mi hai fatto forza e mi hai vinto; io sono diventato, ogni giorno, un oggetto di scherno, ognuno si fa beffe di me.
8
Infatti ogni volta che io parlo, grido, grido: Violenza e saccheggio! Sì, la parola del SIGNORE è per me un obbrobrio, uno scherno di ogni giorno.
9
Se dico: «Io non lo menzionerò più, non parlerò più nel suo nome», c' è nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzo di contenerlo, ma non posso.
10
Poiché odo le diffamazioni di molti, lo spavento mi viene da ogni lato: «Denunziatelo, e noi lo accuseremo». Tutti quelli con i quali vivevo in pace spiano se io inciampo e dicono: «Forse si lascerà sviare, noi prevarremo contro di lui e ci vendicheremo di lui».
Geremia 37:1-38
1
Il re Sedechia, figlio di Giosia, regnò al posto di Conia, figlio di Ioiachim, e fu costituito re nel paese di Giuda da Nabucodonosor, re di Babilonia.
2
Ma né egli, né i suoi servitori, né il popolo del paese diedero ascolto alle parole che il SIGNORE aveva pronunziate per mezzo del profeta Geremia.
3
Il re Sedechia mandò Ieucal, figlio di Selemia, e Sofonia, figlio di Maaseia, il sacerdote, dal profeta Geremia, per dirgli: «Prega per noi il SIGNORE, nostro Dio».
4
Geremia andava e veniva in mezzo al popolo, e non era ancora stato messo in prigione.
5
L' esercito del faraone era uscito d' Egitto; e quando i Caldei che assediavano Gerusalemme ne ebbero la notizia, tolsero l' assedio a Gerusalemme.
6
Allora la parola del SIGNORE fu rivolta al profeta Geremia, in questi termini:
7
«Così parla il SIGNORE, Dio d' Israele: Dite così al re di Giuda che vi ha mandati da me per consultarmi: "Ecco, l' esercito del faraone, che era uscito in vostro soccorso, è tornato nel suo paese, in Egitto;
8
i Caldei torneranno e combatteranno contro questa città, la conquisteranno e la daranno alle fiamme".
9
Così parla il SIGNORE: Non ingannate voi stessi dicendo: "Certo, i Caldei se ne andranno da noi"; perché non se ne andranno.
10
Anzi, anche se voi sconfiggeste tutto l' esercito dei Caldei che combatte contro di voi, e non rimanessero che degli uomini feriti, questi si alzerebbero, ciascuno dalla sua tenda, e darebbero questa città alle fiamme».
11
Quando l' esercito dei Caldei si fu ritirato davanti a Gerusalemme a causa dell' esercito del faraone,
12
Geremia uscì da Gerusalemme per andare nel paese di Beniamino e ricevervi la sua porzione in mezzo al popolo.
13
Ma quando fu alla porta di Beniamino, c' era là un capitano della guardia, di nome Ireia, figlio di Selemia, figlio di Anania, il quale arrestò il profeta Geremia, dicendo: «Tu vai ad arrenderti ai Caldei».
14
Geremia rispose: «È falso; io non vado ad arrendermi ai Caldei»; ma l' altro non gli diede ascolto; arrestò Geremia e lo condusse dai capi.
15
I capi si adirarono contro Geremia, lo percossero e lo misero in prigione nella casa di Gionatan, il segretario; perché di quella avevano fatto un carcere.
16
Quando Geremia fu entrato nella prigione sotterranea fra le segrete, e vi fu rimasto molti giorni,
17
il re Sedechia lo mandò a prendere, lo interrogò in casa sua, di nascosto, e gli disse: «C' è qualche parola da parte del SIGNORE?» Geremia rispose: «Sì, c' è»; e aggiunse: «Tu sarai dato in mano del re di Babilonia».
18
Geremia disse inoltre al re Sedechia: «Che male ho commesso contro di te o contro i tuoi servitori o contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione?
19
Dove sono ora i vostri profeti che vi profetizzavano dicendo: "Il re di Babilonia non verrà contro di voi né contro questo paese?"
20
Ora ascolta, ti prego, o re, mio SIGNORE; la mia supplica giunga ben accolta in tua presenza; non mi far tornare nella casa di Gionatan lo scriba, in modo che io vi muoia».
21
Allora il re Sedechia ordinò che Geremia fosse custodito nel cortile della prigione, e gli fosse dato tutti i giorni un pane dalla via dei fornai, finché tutto il pane della città fosse consumato. Così Geremia rimase nel cortile della prigione.
Genesi 31:42
Se il Dio di mio padre, il Dio d' Abraamo e il Terrore d' Isacco non fosse stato con me, ora tu mi avresti certo rimandato a mani vuote. Dio ha visto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la notte scorsa ha pronunziato la sua sentenza».
Salmi 9:4
Tu infatti hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; ti sei assiso sul trono come giusto giudice.
Salmi 26:1
Di Davide. Fammi giustizia, o SIGNORE, perché io cammino nell' integrità e confido nel SIGNORE senza vacillare.
Salmi 35:1
Di Davide. O SIGNORE, contendi contro i miei avversari, combatti contro quelli che mi combattono.
Salmi 35:23
Risvègliati, dèstati per farmi giustizia, o mio Dio, mio Signore, per difender la mia causa.
Salmi 43:1
Fammi giustizia, o Dio, difendi la mia causa contro gente malvagia; liberami dall' uomo falso e malvagio.
1 Pietro 2:23
Oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva a colui che giudica giustamente;