Geremia 25:9
ecco, io manderò a prendere tutte le nazioni del settentrione», dice il SIGNORE, «e manderò a chiamare Nabucodonosor re di Babilonia, mio servitore, e le farò venire contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni circostanti; li voterò allo sterminio e li abbandonerò alla desolazione, alla derisione, a una solitudine perenne.
Geremia 50:9
Poiché, ecco, io suscito e faccio marciare contro Babilonia una moltitudine di grandi nazioni dal paese del settentrione; esse si schiereranno contro di lei e da quel lato sarà conquistata. Le loro frecce sono come quelle di un valente arciere; nessuna di esse ritorna a vuoto.
Ezechiele 32:30
Là sono tutti i prìncipi del settentrione e tutti i Sidoni, che sono discesi con gli uccisi, coperti di umiliazione, nonostante il terrore che incuteva il loro valore. Giacciono incirconcisi con gli uccisi di spada, e portano la loro vergogna con quelli che scendono nella fossa.
Geremia 51:41
Come mai è stata presa Sesac, ed è stata conquistata colei che era il vanto di tutta la terra? Come mai Babilonia è diventata una desolazione, fra le nazioni?
Geremia 25:12
Ma quando saranno compiuti i settant' anni, io punirò il re di Babilonia e quella nazione», dice il SIGNORE, «a causa della loro iniquità; punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò in una desolazione perenne.
Geremia 50:1-51
1
Ecco la parola che il SIGNORE pronunziò riguardo a Babilonia, riguardo al paese dei Caldei, per mezzo del profeta Geremia:
2
«Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo, issate una bandiera, proclamatelo, non tenetelo nascosto! Dite: "Babilonia è presa! Bel è coperto di vergogna, Merodac è infranto! Le sue immagini sono coperte di vergogna; i suoi idoli, infranti!"
3
Infatti dal settentrione marcia contro di lei una nazione che ne ridurrà il paese in un deserto e non vi sarà più nessuno che abiti in lei; uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno.
4
In quei giorni, in quel tempo», dice il SIGNORE, «i figli d' Israele e i figli di Giuda torneranno insieme; cammineranno piangendo, cercheranno il SIGNORE, il loro Dio.
5
Domanderanno qual è la via di Sion, volgeranno le loro facce in direzione d' essa, e diranno: "Venite, unitevi al SIGNORE con un patto eterno, che non si dimentichi più!"
6
Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le avevano sviate sui monti dell' infedeltà; esse andavano di monte in colle, avevano dimenticato il luogo del loro riposo.
7
Tutti quelli che le trovavano, le divoravano; i loro nemici dicevano: "Noi non siamo colpevoli, poiché essi hanno peccato contro il SIGNORE! Territorio di giustizia e speranza dei loro padri è il SIGNORE".
8
Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei, siate come dei capri davanti al gregge!
9
Poiché, ecco, io suscito e faccio marciare contro Babilonia una moltitudine di grandi nazioni dal paese del settentrione; esse si schiereranno contro di lei e da quel lato sarà conquistata. Le loro frecce sono come quelle di un valente arciere; nessuna di esse ritorna a vuoto.
10
La Caldea sarà saccheggiata; tutti quelli che la saccheggeranno saranno saziati», dice il SIGNORE.
11
«Sì, gioite, sì, esultate, voi che avete saccheggiato la mia eredità; sì, saltate come una giovenca che trebbia il grano, nitrite come forti destrieri!
12
Vostra madre è tutta coperta di vergogna, colei che vi ha partoriti, arrossisce; ecco, essa è l' ultima delle nazioni, un deserto, una terra arida, una solitudine.
13
A causa dell' ira del SIGNORE non sarà più abitata, sarà una completa solitudine; chiunque passerà presso Babilonia rimarrà stupito, e fischierà per tutte le sue piaghe.
14
Schieratevi contro Babilonia tutto intorno, o voi tutti che tirate d' arco! Tirate contro di lei, non risparmiate le frecce! poiché essa ha peccato contro il SIGNORE.
15
Alzate contro di lei il grido di guerra, tutto intorno; essa si arrende; le sue colonne cadono, le sue mura crollano, perché questa è la vendetta del SIGNORE! Vendicatevi di lei! Comportatevi con lei come essa si è comportata!
16
Sterminate da Babilonia colui che semina e colui che maneggia la falce al tempo della mietitura. Per scampare alla spada micidiale ritorni ciascuno al suo popolo, fugga ciascuno verso il proprio paese!
17
Israele è una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia; il re di Assiria, per primo, l' ha divorata; e quest' ultimo, Nabucodonosor, re di Babilonia, le ha frantumato le ossa».
18
Perciò così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d' Israele: «Ecco, io punirò il re di Babilonia e il suo paese, come ho punito il re di Assiria.
19
Ricondurrò Israele ai suoi pascoli; egli pascolerà sul Carmelo e in Basan, si sazierà sui colli di Efraim e in Galaad.
20
In quei giorni, in quel tempo», dice il SIGNORE, «si cercherà l' iniquità d' Israele, ma essa non sarà più, si cercheranno i peccati di Giuda, ma non si troveranno; poiché io perdonerò a quelli che avrò lasciati come residuo.
21
Marcia contro il paese di Merataim e contro gli abitanti di Pecod! Inseguili con la spada, votali allo sterminio», dice il SIGNORE, «e fa' esattamente come io ti ho comandato!
22
Si ode nel paese un grido di guerra, e grande è il disastro.
23
Come mai si è rotto, si è spezzato il martello di tutta la terra? Come mai Babilonia è diventata una desolazione fra le nazioni?
24
Io ti ho teso un laccio, e tu, Babilonia, vi sei stata presa, senza che te ne accorgessi; sei stata trovata e fermata, perché ti sei messa in guerra contro il SIGNORE.
25
Il SIGNORE ha aperto la sua armeria, ha tirato fuori le armi della sua indignazione; poiché questa è un' opera che il Signore, DIO degli eserciti, ha da compiere nel paese dei Caldei.
26
Venite contro di lei da tutte le parti, aprite i suoi granai, ammucchiatela come tante mannelle, votatela allo sterminio, che nulla ne resti!
27
Uccidete tutti i suoi tori, fateli scendere al macello! Guai a loro! poiché il loro giorno è giunto, il giorno della loro punizione.
28
Si ode la voce di quelli che fuggono, che scampano dal paese di Babilonia per annunziare a Sion, la vendetta del SIGNORE, del nostro Dio, la vendetta del suo tempio.
29
Convocate contro Babilonia gli arcieri, tutti quelli che tirano d' arco; accampatevi contro di lei tutto intorno, nessuno ne scampi; rendetele secondo le sue opere, fate interamente a lei come essa ha fatto; poiché essa è stata arrogante contro il SIGNORE, contro il Santo d' Israele.
30
Perciò i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno», dice il SIGNORE.
31
«Eccomi a te, o arrogante», dice il Signore, DIO degli eserciti; «poiché il tuo giorno è giunto, il tempo della tua punizione.
32
L' arrogante vacillerà, cadrà, e non vi sarà chi lo rialzi; io appiccherò il fuoco alle sue città, esso divorerà tutti i suoi dintorni».
33
Così parla il SIGNORE degli eserciti: «I figli d' Israele e i figli di Giuda sono oppressi insieme; tutti quelli che li hanno deportati li tengono e rifiutano di lasciarli andare.
34
Il loro vendicatore è forte; si chiama SIGNORE degli eserciti; certo egli difenderà la loro causa, dando riposo alla terra e gettando lo scompiglio fra gli abitanti di Babilonia.
35
La spada è sospesa sopra i Caldei», dice il SIGNORE, «sopra gli abitanti di Babilonia, sui suoi capi e saggi.
36
La spada è sospesa sopra i millantatori, che risulteranno insensati; la spada è sospesa sopra i suoi prodi, che saranno atterriti;
37
La spada è sospesa sopra i suoi cavalli, i suoi carri, sopra tutta l' accozzaglia di gente che è in mezzo a lei, la quale diventerà come tante donne; la spada è sospesa sopra i suoi tesori, che saranno saccheggiati.
38
La siccità è sospesa sopra le sue acque, che saranno prosciugate; poiché è un paese d' immagini scolpite, vanno in delirio per quegli spauracchi dei loro idoli.
39
Perciò gli animali del deserto, con gli sciacalli, l' abiteranno, e vi si stabiliranno gli struzzi; nessuno vi abiterà più per sempre, non sarà più popolata di generazione in generazione.
40
Come avvenne quando Dio distrusse Sodoma, Gomorra, e le città circostanti», dice il SIGNORE, «nessuno più vi abiterà, non vi risiederà più nessun figlio d' uomo.
41
Ecco, un popolo viene dal settentrione; una grande nazione e molti re sorgono dalle estremità della terra.
42
Essi impugnano l' arco e la freccia; sono crudeli, non hanno pietà; la loro voce è come il muggito del mare; montano cavalli; sono pronti a combattere come un solo guerriero, contro di te, o figlia di Babilonia!
43
Il re di Babilonia ne ode la fama, e le sue mani diventano fiacche; l' angoscia lo coglie, un dolore come di donna che partorisce.
44
Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del Giordano contro il forte territorio; io ne farò fuggire all' improvviso gli abitanti e stabilirò su di esso colui che io ho scelto. Poiché chi è simile a me? Chi mi ordinerà di comparire in giudizio? Qual è il pastore che possa starmi di fronte?»
45
Perciò, ascoltate il disegno che il SIGNORE ha concepito contro Babilonia, i pensieri che medita contro il paese dei Caldei! Certo, saranno trascinati via come i più piccoli del gregge; certo, il loro territorio sarà devastato.
46
Al rumore della conquista di Babilonia trema la terra e se ne ode il grido fra le nazioni.
Isaia 13:1-14
1
Oracolo contro Babilonia, rivelato a Isaia, figlio di Amots.
2
Sopra un nudo monte, innalzate un vessillo, chiamateli a gran voce, fate segno con la mano, ed entrino nelle porte dei prìncipi!
3
Io ho dato ordini a quelli che mi sono consacrati, ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza.
4
Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate: il SIGNORE degli eserciti passa in rivista l' esercito che va a combattere.
5
Vengono da un paese lontano, dall' estremità dei cieli, il SIGNORE e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutto il paese.
6
Urlate, poiché il giorno del SIGNORE è vicino; esso viene come una devastazione dell' Onnipotente.
7
Perciò, tutte le mani diventano fiacche, ogni cuor d' uomo viene meno.
8
Sono colti da spavento, sono presi da spasimi e da doglie; si contorcono come donna che partorisce, si guardano l' un l' altro sbigottiti, le loro facce sono facce di fuoco.
9
Ecco il giorno del SIGNORE giunge: giorno crudele, d' indignazione e d' ira furente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori.
10
Poiché le stelle e le costellazioni del cielo non faranno più brillare la loro luce; il sole si oscurerà mentre sorge, la luna non farà più risplendere il suo chiarore.
11
Io punirò il mondo per la sua malvagità e gli empi per la loro iniquità; farò cessare l' alterigia dei superbi e abbatterò l' arroganza dei tiranni.
12
Renderò gli uomini più rari dell' oro fino, più rari dell' oro di Ofir.
13
Perciò farò tremare i cieli, e la terra sarà scossa dal suo luogo per l' indignazione del SIGNORE degli eserciti, nel giorno della sua ira furente.
14
Allora, come gazzella inseguita, o come pecora che nessuno raccoglie, ognuno si volgerà verso il suo popolo, ognuno fuggirà al proprio paese.
Isaia 47:1-15
1
«Scendi e siedi sulla polvere, vergine figlia di Babilonia! Siediti in terra, senza trono, figlia dei Caldei! Infatti non sarai chiamata più la delicata, la voluttuosa.
2
Metti mano alla mola e macina farina; lèvati il velo, àlzati lo strascico, scopriti la gamba e passa i fiumi!
3
Si scopra la tua nudità, si veda la tua vergogna; io farò vendetta e non risparmierò anima viva.
4
Il nostro salvatore si chiama SIGNORE degli eserciti, il Santo d' Israele.
5
Siediti in silenzio e va' nelle tenebre, figlia dei Caldei, poiché non sarai più chiamata la signora dei regni.
6
Io mi adirai contro il mio popolo, profanai la mia eredità e li diedi in mano tua; tu non avesti per essi alcuna pietà; facesti gravare duramente il tuo giogo sul vecchio,
7
e dicesti: "Io sarò signora per sempre". Non prendesti a cuore e non immaginasti la fine di tutto questo.
8
Ora ascolta questo, o voluttuosa, che abiti al sicuro, e dici in cuor tuo: "Io, e nessun altro all' infuori di me; io non rimarrò mai vedova e non conoscerò privazione di figli";
9
ma queste due cose ti avverranno in un attimo, in uno stesso giorno: privazione di figli e vedovanza; ti piomberanno addosso tutte assieme, nonostante la moltitudine dei tuoi sortilegi e la grande abbondanza dei tuoi incantesimi.
10
Tu ti fidavi della tua malizia e dicevi: "Nessuno mi vede", la tua saggezza e la tua scienza ti hanno sviata e tu dicevi in cuor tuo: "Io, e nessun altro fuori di me".
11
Ma un male verrà sopra di te, che non saprai come scongiurare; una calamità ti piomberà addosso, che non potrai allontanare con alcuna espiazione: ti cadrà improvvisamente addosso una rovina imprevedibile.
12
Sta' pure con i tuoi incantesimi e con i tuoi numerosi sortilegi, nei quali ti sei affaticata fin dalla tua giovinezza! Forse potrai trarne profitto, forse riuscirai a incutere terrore.
13
Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni; si alzino dunque quelli che misurano il cielo, che osservano le stelle, che fanno pronostici a ogni novilunio; ti salvino essi dalle cose che ti piomberanno addosso!
14
Ecco, essi sono come stoppia; il fuoco li consuma; non salveranno la loro vita dalla violenza della fiamma; non ne rimarrà brace a cui scaldarsi, né fuoco davanti al quale sedersi.
15
Così sarà la sorte di quelli intorno a cui ti sei affaticata. Quelli che hanno trafficato con te fin dalla tua giovinezza andranno senza meta ognuno per conto suo e non ci sarà nessuno che ti salvi.
Daniele 5:1-31
1
Il re Baldassar fece un grande banchetto per mille dei suoi grandi e bevve vino in loro presenza.
2
Mentre stava assaporando il vino, Baldassar ordinò che portassero i vasi d' oro e d' argento che Nabucodonosor, suo padre, aveva preso dal tempio di Gerusalemme, perché il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servissero per bere.
3
Allora furono portati i vasi d' oro che erano stati presi nel tempio, nella casa di Dio, che era in Gerusalemme; il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere.
4
Bevvero il vino e lodarono gli dèi d' oro, d' argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.
5
In quel momento apparvero le dita di una mano d' uomo, che si misero a scrivere, di fronte al candeliere, sull' intonaco della parete del palazzo reale. Il re vide quel pezzo di mano che scriveva.
6
Allora il re cambiò colore e i suoi pensieri lo spaventarono; le giunture dei suoi fianchi si rilassarono e le sue ginocchia cominciarono a sbattere l' una contro l' altra.
7
A voce alta il re gridò che si facessero entrare gli incantatori, i Caldei e gli astrologi, e il re disse ai saggi di Babilonia: «Chiunque leggerà questo scritto e me ne darà l' interpretazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d' oro al collo e sarà terzo nel governo del regno».
8
Allora entrarono tutti i saggi del re; ma non furono capaci di leggere lo scritto né di darne l' interpretazione al re.
9
Allora il re Baldassar fu preso da grande spavento, cambiò colore e i suoi grandi furono costernati.
10
La regina udì le parole del re e dei suoi grandi, ed entrata nella sala del banchetto disse: «Vivi in eterno, o re! I tuoi pensieri non ti spaventino e non ti facciano impallidire!
11
C' è un uomo, nel tuo regno, in cui è lo spirito degli dèi santi. Già al tempo di tuo padre si trovava in lui una luce, un' intelligenza e una saggezza pari alla saggezza degli dèi; e il re Nabucodonosor, tuo padre, lo fece capo dei magi, degli incantatori, dei Caldei e degli astrologi;
12
poiché in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzar, fu trovato uno spirito straordinario, conoscenza, intelligenza e la facoltà di interpretare i sogni, di spiegare enigmi e di risolvere questioni difficili. Si chiami dunque Daniele ed egli darà l' interpretazione».
13
Allora Daniele fu introdotto alla presenza del re e il re gli disse: «Sei tu Daniele, uno dei Giudei che il re mio padre condusse qui in esilio dalla Giudea?
14
Io ho sentito dire che tu possiedi lo spirito degli dèi, che in te si trova luce, intelligenza e saggezza straordinaria.
15
Poco fa sono stati introdotti davanti a me i saggi e gli incantatori per leggere questa scrittura e darmene l' interpretazione, ma non ne sono stati capaci.
16
Però ho sentito dire che tu sai dare interpretazioni e risolvere questioni difficili; ora, se puoi leggere questo scritto e farmene conoscere l' interpretazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d' oro e sarai il terzo nel governo del regno».
17
Allora Daniele rispose al re e disse: «Serba i tuoi doni per te e dà a un altro le tue ricompense! Tuttavia io leggerò lo scritto al re e gliene darò l' interpretazione.
18
O re, il Dio altissimo aveva dato regno, grandezza, gloria e maestà a tuo padre Nabucodonosor.
19
Per questa grandezza che Dio gli aveva dato, le genti di ogni popolo, nazione e lingua temevano e tremavano alla sua presenza. Egli faceva morire chi voleva, lasciava in vita chi voleva; innalzava chi voleva, abbassava chi voleva.
20
Ma quando il suo cuore divenne orgoglioso e il suo spirito s' indurì fino a diventare tracotante, il re fu deposto dal suo trono e gli fu tolta la sua gloria;
21
fu scacciato di mezzo agli uomini e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie. Abitò con gli asini selvatici, gli fu dato da mangiare erba come ai buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo finché non riconobbe che il regno degli uomini appartiene al Dio altissimo, il quale vi stabilisce sopra chi vuole.
22
E tu, Baldassar, suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, benché tu sapessi tutto questo,
23
ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo. Ti sono stati portati i vasi della casa di Dio e in essi avete bevuto tu, i tuoi grandi, le tue mogli e le tue concubine; tu hai lodato gli dèi d' argento, d' oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato il Dio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e dal quale dipendono tutte le tue vie.
24
Perciò egli ha mandato quel pezzo di mano che ha tracciato quello scritto.
25
Ecco le parole che sono state scritte: Mené, Mené, Téchel, U-Parsin.
26
Questa è l' interpretazione delle parole: Mené, Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine;
27
Téchel, tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante.
28
Perès, il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani».
29
Allora, per ordine di Baldassar, Daniele fu vestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d' oro e fu proclamato terzo nel governo del regno.
30
In quella stessa notte Baldassar, re dei Caldei, fu ucciso
31
e Dario il Medo ricevette il regno all' età di sessantadue anni.
Abacuc 2:16
Tu sarai saziato d' infamia anziché di gloria; bevi anche tu ed esibisci la tua nudità! La coppa della destra del SIGNORE si riverserà su di te, e l' infamia coprirà la tua gloria.
Apocalisse 18:1-24
1
Dopo queste cose vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande autorità, e la terra fu illuminata dal suo splendore.
2
Egli gridò con voce potente: «È caduta, è caduta Babilonia la grande! È diventata ricettacolo di demòni, covo di ogni spirito immondo, rifugio di ogni uccello impuro e abominevole.
3
Perché tutte le nazioni hanno bevuto del vino della sua prostituzione furente, e i re della terra hanno fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con gli eccessi del suo lusso».
4
Poi udii un' altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinché non siate complici dei suoi peccati e non siate coinvolti nei suoi castighi;
5
perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità.
6
Usatele il trattamento che lei usava, datele doppia retribuzione per le sue opere; nel calice in cui ha versato ad altri, versatele il doppio.
7
Datele tormento e afflizione nella stessa misura in cui ha glorificato sé stessa e vissuto nel lusso. Poiché dice in cuor suo: "Io sono regina, non sono vedova e non vedrò mai lutto".
8
Perciò in uno stesso giorno verranno i suoi flagelli: morte, lutto e fame, e sarà consumata dal fuoco; poiché potente è Dio, il Signore che l' ha giudicata.
9
«I re della terra, che fornicavano e vivevano in lascivie con lei, quando vedranno il fumo del suo incendio piangeranno e faranno cordoglio per lei.
10
Spaventati dai suoi tormenti se ne staranno lontani e diranno: "Ahi! ahi! Babilonia, la gran città, la potente città! Il tuo giudizio è venuto in un momento!"
11
I mercanti della terra piangeranno e faranno cordoglio per lei, perché nessuno compra più le loro merci:
12
oro, argento, pietre preziose, perle, lino pregiato, porpora, seta, scarlatto, ogni varietà di legno odoroso, ogni varietà di oggetti d' avorio e di legno preziosissimo, rame, ferro, marmo,
13
cannella, spezie, profumi, unguenti, incenso, vino, olio, fior di farina, grano, buoi, pecore, cavalli, carri e persino i corpi e le anime di uomini.
14
I frutti che l' anima tua desiderava sono andati lontani da te; tutte le cose delicate e sontuose sono perdute per te e non si troveranno mai più.
15
I mercanti di queste cose che sono stati arricchiti da lei se ne staranno lontani per timore del suo tormento, piangeranno e faranno cordoglio dicendo:
16
"Ahi! ahi! La gran città ch' era vestita di lino fino, di porpora e di scarlatto, adorna d' oro, di pietre preziose e di perle! In un attimo una ricchezza così grande è stata distrutta".
17
Tutti i piloti, tutti i naviganti, i marinai e quanti trafficano sul mare se ne staranno lontano
18
e vedendo il fumo del suo incendio esclameranno: "Quale città fu mai simile a questa grande città?"
19
E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangeranno e faranno cordoglio dicendo: "Ahi! ahi! La gran città nella quale tutti quelli che avevano navi in mare si erano arricchiti con la sua opulenza! In un attimo è stata ridotta a un deserto.
20
«"Rallègrati, o cielo, per la sua rovina! E voi, santi, apostoli e profeti, rallegratevi perché Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia"».
21
Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una grande macina, e la gettò nel mare dicendo: «Così, con violenza, sarà precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più trovata.
22
In te non si udranno più le armonie degli arpisti né dei musicisti né dei flautisti né dei sonatori di tromba; né sarà più trovato in te artefice di qualunque arte, e non si udrà più in te rumore di macina.
23
In te non brillerà più luce di lampada, e non si udrà più in te voce di sposo e di sposa; perché i tuoi mercanti erano i prìncipi della terra e perché tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue magie.
24
In lei è stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sulla terra».