Poiché il SIGNORE ti richiama come una donna abbandonata, il cui spirito è afflitto, come la sposa della giovinezza, che è stata ripudiata», dice il tuo Dio.

Ma Sion ha detto: «Il SIGNORE mi ha abbandonata, il Signore mi ha dimenticata».

Risvègliati, risvègliati, àlzati, Gerusalemme, che hai bevuto il calice, la coppa di stordimento, e l' hai succhiata sino in fondo!

Queste due cose ti sono avvenute: -chi ti compiangerà? -Desolazione e rovina, fame e spada; -e chi ti consolerà? -

Risvègliati, risvègliati, rivèstiti della tua forza, Sion! Mettiti le tue più splendide vesti, Gerusalemme, città santa! Poiché da ora in poi non entreranno più in te, né l' incirconciso né l' impuro.

Infatti così parla il SIGNORE: «Voi siete stati venduti per nulla e sarete riscattati senza denaro».

Ora che faccio io qui, dice il SIGNORE, quando il mio popolo è stato deportato per nulla?» «Quelli che lo dominano lanciano urli», dice il SIGNORE, «e il mio nome è del continuo, tutti i giorni insultato;

Invece di essere abbandonata, odiata, al punto che anima viva più non passava da te, io farò di te il vanto dei secoli, la gioia di tutte le epoche.

Durante quel tempo, che fu lungo, il re d' Egitto morì. I figli d' Israele gemevano a causa della schiavitù e alzavano delle grida; e le grida che la schiavitù strappava loro salirono a Dio.

L' angelo del SIGNORE gli apparve in una fiamma di fuoco, in mezzo a un pruno. Mosè guardò, ed ecco il pruno era tutto in fiamme, ma non si consumava.

Il SIGNORE disse: «Ho visto, ho visto l' afflizione del mio popolo che è in Egitto e ho udito il grido che gli strappano i suoi oppressori; infatti conosco i suoi affanni.

In quel giorno la mia ira si infiammerà contro di lui; e io li abbandonerò, nasconderò loro il mio volto e saranno divorati. Molti mali e molte angosce piomberanno loro addosso; perciò in quel giorno diranno: "Questi mali non ci sono forse caduti addosso perché il nostro Dio non è in mezzo a noi?".

Molte sono le afflizioni del giusto; ma il SIGNORE lo libera da tutte.

Canto dei pellegrinaggi. Molte volte mi hanno oppresso fin dalla mia gioventù-lo dica pure Israele-

Degli aratori hanno arato sul mio dorso, vi hanno tracciato i loro lunghi solchi.

Ma io medicherò le tue ferite, ti guarirò dalle tue piaghe", dice il SIGNORE, "poiché ti chiamano la scacciata, la Sion di cui nessuno si cura".

In verità, in verità vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrerà. Sarete rattristati, ma la vostra tristezza sarà cambiata in gioia.

Così anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi toglierà la vostra gioia.

fortificando gli animi dei discepoli ed esortandoli a perseverare nella fede, dicendo loro che dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni.

Io concederò ai miei due testimoni di profetizzare, ed essi profetizzeranno vestiti di sacco per milleduecentosessanta giorni.

Se qualcuno vorrà far loro del male, un fuoco uscirà dalla loro bocca e divorerà i loro nemici; e se qualcuno vorrà offenderli bisogna che sia ucciso in questa maniera.

E quando avranno terminato la loro testimonianza, la bestia che sale dall' abisso farà guerra contro di loro, li vincerà e li ucciderà.

Gli uomini dei vari popoli e tribù e lingue e nazioni vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo e non lasceranno che siano posti in sepolcri.

Quando il dragone si vide precipitato sulla terra, perseguitò la donna che aveva partorito il figlio maschio.

Il serpente gettò acqua dalla sua bocca, come un fiume, dietro alla donna, per farla travolgere dalla corrente.

Allora il dragone s' infuriò contro la donna e andò a far guerra a quelli che restano della discendenza di lei che osservano i comandamenti di Dio e custodiscono la testimonianza di Gesù.

Ed ecco si sollevò in mare una così gran burrasca, che la barca era coperta dalle onde; ma Gesù dormiva.

Siccome eravamo sbattuti violentemente dalla tempesta, il giorno dopo cominciarono a gettare il carico.

Già da molti giorni non si vedevano né sole né stelle, e sopra di noi infuriava una forte tempesta, sicché ogni speranza di scampare era ormai persa.

Come siede solitaria la città una volta tanto popolosa! È diventata simile a una vedova, lei che era grande fra le nazioni; è stata ridotta tributaria, lei che era principessa fra le provincie!

Essa piange, piange, durante la notte, le lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha chi la consoli; tutti i suoi amici l' hanno tradita, le sono diventati nemici.

Per questo, io piango; i miei occhi, i miei occhi si sciolgono in lacrime, perché da me è lontano il consolatore, che può ravvivare la mia vita. I miei figli sono desolati, perché il nemico ha trionfato».

Sion stende le mani... non c' è nessuno che la consoli; il SIGNORE ha comandato ai nemici di Giacobbe di circondarlo da tutte le parti. Gerusalemme è, in mezzo a loro, come una cosa impura.

Mi sentono sospirare... non c' è chi mi consoli. Tutti i miei nemici hanno udito la mia sciagura, e si rallegrano di ciò che tu hai fatto; fa' venire il giorno che hai annunziato, e allora saranno come me.

(005-31) Il re diede ordine di estrarre delle pietre grandi, delle pietre scelte, per fare le fondamenta della casa con pietre squadrate.

Ho impiegato tutte le mie forze a preparare, per la casa del mio Dio, oro per ciò che dev' essere d' oro, argento per ciò che dev' essere d' argento, rame per ciò che dev' essere di rame, ferro per ciò che dev' essere di ferro, e legname per ciò che dev' essere di legno, pietre d' ònice e pietre da incastonare, pietre brillanti e di diversi colori, ogni specie di pietre preziose, e marmo bianco in gran quantità.

L' anno venticinquesimo della nostra deportazione, al principio dell' anno, il decimo giorno del mese, quattordici anni dopo la presa della città, in quello stesso giorno, la mano del SIGNORE fu sopra di me, ed egli mi trasportò nel paese d' Israele.

Egli mi condusse là, ed ecco che c' era un uomo il cui aspetto era come l' aspetto del rame; aveva in mano una corda di lino e una canna per misurare; egli stava in piedi sulla porta.

Ed ecco, un muro esterno circondava la casa tutt' intorno. L' uomo aveva in mano una canna per misurare, lunga sei cubiti, di un cubito e un palmo ciascuno. Egli misurò la larghezza del muro; era una canna; l' altezza era una canna.

Ogni camera misurava una canna di lunghezza e una canna di larghezza. Tra le camere c' era uno spazio di cinque cubiti. La soglia della porta verso il vestibolo della porta, dal lato della casa, era di una canna.

Misurò il vestibolo della porta; era otto cubiti; i suoi pilastri erano due cubiti. Il vestibolo della porta era dal lato della casa.

Misurò la larghezza dell' apertura della porta; era dieci cubiti; la lunghezza della porta era tredici cubiti.

Misurò la porta dal tetto d' una delle camere al tetto dell' altra; c' era una larghezza di venticinque cubiti, da porta a porta.

Lo spazio fra la porta d' ingresso e il vestibolo della porta interna era di cinquanta cubiti.

Poi mi condusse nel cortile esterno, ed ecco c' erano delle camere e un lastrico tutt' intorno al cortile: trenta camere davano su quel lastrico.

Poi misurò la larghezza, dal davanti della porta inferiore sino alla cinta del cortile interno: cento cubiti a oriente e a settentrione.

le sue camere erano tre di qua e tre di là; i suoi pilastri e i suoi archi avevano la stessa misura della prima porta: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza.

Una porta dava sul cortile interno, di fronte alla porta settentrionale; era come quella orientale; ed egli misurò da porta a porta: cento cubiti.

Questa porta e i suoi archi avevano delle finestre tutto intorno, come le altre finestre: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza.

Il cortile interno aveva una porta dal lato di mezzogiorno; ed egli misurò da porta a porta, in direzione di mezzogiorno, cento cubiti.

Le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi avevano le stesse dimensioni. Questa porta e i suoi archi avevano delle finestre tutto intorno; aveva cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza.

Gli archi della porta erano dal lato del cortile esterno, c' erano delle palme sui suoi pilastri e vi si saliva per otto gradini.

Le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi avevano quelle stesse dimensioni. Questa porta e i suoi archi avevano tutto intorno delle finestre; misurava cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza.

Poi mi condusse alla porta settentrionale; la misurò e aveva le solite dimensioni;

I pilastri della porta erano dal lato del cortile esterno, c' erano delle palme sui suoi pilastri di qua e di là, e vi si saliva per otto gradini.

Nel vestibolo della porta c' erano due tavole di qua e due tavole di là per scannarvi su gli olocausti, i sacrifici espiatori e per la colpa.

Così c' erano quattro tavole di qua e quattro tavole di là, ai lati della porta: in tutto otto tavole, per scannar su di esse i sacrifici.

Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare,

Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa,

Infatti si legge nella Scrittura: «Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso».

Le mura erano costruite con diaspro e la città era d' oro puro, simile a terso cristallo.

il quinto di sardonico; il sesto di sardio; il settimo di crisòlito; l' ottavo di berillo; il nono di topazio; il decimo di crisopazio; l' undicesimo di giacinto; il dodicesimo di ametista.

e videro il Dio d' Israele. Sotto i suoi piedi vi era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso.

V' incastonerai una serie di pietre: quattro file di pietre; nella prima fila ci sarà un sardonio, un topazio e uno smeraldo;

nella terza fila, un' opale, un' agata, un' ametista;

E vi incastonarono quattro file di pietre; nella prima fila c' era un sardonio, un topazio e uno smeraldo;

nella terza fila, un' opale, un' agata e un' ametista;

Le pietre corrispondevano ai nomi dei figli d' Israele, ed erano dodici, secondo i loro nomi; erano incise come dei sigilli; ciascuna con il nome di una delle dodici tribù.

Le sue mani sono anelli d' oro, incastonati di berilli; il suo corpo è d' avorio lucente, coperto di zaffiri.

Al di sopra della volta che era sopra le loro teste, c' era come una pietra di zaffiro, che pareva un trono; e su questa specie di trono appariva come la figura di un uomo, che vi stava seduto sopra, su in alto.

Io guardai, ed ecco, sulla distesa sopra il capo dei cherubini, c' era come una pietra di zaffiro; si vedeva come una specie di trono che stava sopra di loro.