Dio disse: «Sia luce!» E luce fu.

Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno.

Quand' io considero i tuoi cieli, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte,

Tu mandi le tenebre e si fa notte; in essa si muovono tutte le bestie della foresta.

Sorge il sole ed essi rientrano, si accovacciano nelle loro tane.

Così parla il SIGNORE, che ha dato il sole come luce del giorno e le leggi alla luna e alle stelle perché siano luce alla notte; che solleva il mare in modo che ne mugghiano le onde; colui che ha nome: il SIGNORE degli eserciti.

perché il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», è quello che risplendé nei nostri cuori per far brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesù Cristo.

ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall' alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c' è variazione né ombra di mutamento.

Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Stendi la tua mano verso il cielo e vi siano tenebre nel paese d' Egitto, così fitte da potersi toccare.

Non ci si vedeva più l' un l' altro e per tre giorni nessuno si mosse da dove stava; ma tutti i figli d' Israele avevano luce nelle loro abitazioni.

mettendosi fra il campo dell' Egitto e il campo d' Israele. La nuvola era tenebrosa per gli uni, mentre rischiarava gli altri nella notte. L' un campo non si avvicinò all' altro per tutta la notte.

Date gloria al SIGNORE, al vostro Dio, prima che egli faccia venir le tenebre; prima che i vostri piedi inciampino sui monti avvolti nel crepuscolo, e voi aspettiate la luce ed egli ne faccia un' ombra di morte, e la muti in oscurità profonda.

A causa di te, oscurerò tutti gli astri che splendono in cielo e stenderò le tenebre sul tuo paese, dice DIO, il Signore.

giorno di tenebre, di densa oscurità, giorno di nubi e di fitta nebbia! Come l' aurora, si sparge sui monti un popolo numeroso e potente, quale non se n' è mai visto prima, e non se ne vedrà mai più in appresso negli anni delle generazioni future.

Poiché, ecco, egli forma i monti, crea il vento, e fa conoscere all' uomo il suo pensiero; egli muta l' aurora in tenebre, e cammina sulle alture della terra. Il suo nome è il SIGNORE, Dio degli eserciti.

Ma con una irrompente inondazione egli distruggerà completamente chi l' attacca e inseguirà i suoi nemici fin nelle tenebre.

Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora.

onde furiose del mare, schiumanti la loro bruttura; stelle erranti, a cui è riservata l' oscurità delle tenebre in eterno.

«Guai all' Assiria, verga della mia ira! Ha in mano il bastone della mia punizione.

Io la mando contro una nazione empia e la dirigo contro il popolo che ha provocato la mia ira, con l' ordine di darsi al saccheggio, di far bottino, di calpestarlo come il fango delle strade.

Giobbe le rispose: «Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo di accettare il male?» In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra.

Quando Dio dà riposo, chi lo condannerà? Chi potrà contemplarlo quando nasconde il suo volto a una nazione ovvero a un individuo,

Il SIGNORE darà forza al suo popolo; il SIGNORE benedirà il suo popolo dandogli pace.

ma è Dio che giudica; egli abbassa l' uno e innalza l' altro.

Considera l' opera di Dio; chi potrà raddrizzare ciò che egli ha reso curvo?

Nel giorno della prosperità godi del bene, e nel giorno dell' avversità rifletti. Dio ha fatto l' uno come l' altro, affinché l' uomo non scopra nulla di ciò che sarà dopo di lui.

A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di sradicare, di abbattere, di distruggere;

In un altro momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di costruire e di piantare;

O Babilonia, tu sei stata per me un martello, uno strumento di guerra; con te ho schiacciato le nazioni, con te ho distrutto i regni;

Se io facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero, al punto da renderlo un deserto dove nessuno passasse più a causa di quelle bestie,

O se io facessi venire la spada contro quel paese, e dicessi: "Passi la spada per il paese!" in modo che ne sterminasse uomini e bestie,

O se contro quel paese mandassi la peste, e riversassi su di esso il mio furore fino al sangue, per sterminare uomini e bestie,

Infatti così parla DIO, il Signore: Non altrimenti avverrà quando manderò contro Gerusalemme i miei quattro tremendi giudizi: la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminare uomini e bestie.

Squilla forse la tromba in una città, senza che il popolo tremi? Piomba forse una sciagura sopra una città, senza che il SIGNORE ne sia l' autore?

Cercate il SIGNORE e vivrete, affinché egli non si avventi come un fuoco sulla casa di Giuseppe e la consumi senza che a Betel ci sia chi la spenga.

per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero.