Per bocca dei tuoi servi tu hai insultato il Signore, e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri io sono salito in cima alle montagne, sui fianchi del Libano; io abbatterò i suoi cedri più alti e i suoi cipressi più belli; arriverò al suo più remoto nascondiglio, alla sua magnifica foresta.
Il vanto di Moab non è più; in Chesbon tramano del male contro di lui: "Venite, distruggiamolo, e non sia più nazione". Tu pure, o Madmen, sarai ridotta al silenzio; la spada t' inseguirà.
«Allora l' Assiro cadrà, non per una spada d' uomo; una spada, che non è d' uomo, lo divorerà; egli fuggirà davanti alla spada e i suoi giovani saranno resi schiavi.
e gridare con forza: "Abbattete l' albero e tagliate i suoi rami; scotete il fogliame e disperdete il suo frutto; fuggano gli animali dalla sua ombra e gli uccelli dai suoi rami!
Poi il re ha visto un santo vegliante che scendeva dal cielo e diceva: "Abbattete l' albero e distruggetelo, però lasciate in terra il ceppo e le sue radici, legati con catene di ferro e di bronzo, fra l' erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con gli animali della campagna finché siano passati sopra di lui sette tempi".
Poi vidi un altro angelo potente che scendeva dal cielo, avvolto in una nube; sopra il suo capo vi era l' arcobaleno; la sua faccia era come il sole e i suoi piedi erano come colonne di fuoco.
Poi un potente angelo sollevò una pietra grossa come una grande macina, e la gettò nel mare dicendo: «Così, con violenza, sarà precipitata Babilonia, la gran città, e non sarà più trovata.