«Hai notato il mio servo Giobbe? Non ce n' è un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Dio e fugga il male. Egli si mantiene saldo nella sua integrità, benché tu mi abbia incitato contro di lui per rovinarlo senza alcun motivo».
Quell' uomo mi disse: «Figlio d' uomo, apri gli occhi e guarda, porgi l' orecchio e ascolta, sta' attento a tutte le cose che io ti mostrerò; poiché tu sei stato condotto qua perché io te le mostri. Riferisci alla casa d' Israele tutto quello che vedrai».
Con lui io parlo a tu per tu, con chiarezza, e non per via di enigmi; egli vede la sembianza del SIGNORE. Perché dunque non avete temuto di parlare contro il mio servo, contro Mosè?»
«Ecco il mio servo, io lo sosterrò; il mio eletto di cui mi compiaccio; io ho messo il mio spirito su di lui, egli manifesterà la giustizia alle nazioni.
(005-11) Era più saggio di ogni altro uomo; più di Etan l' Ezraita, più di Eman, di Calcol e di Darda, figli di Maol; e la sua fama si sparse per tutte le nazioni circostanti.
Prima di Giosia non c' è stato re che come lui si sia convertito al SIGNORE con tutto il suo cuore, con tutta l' anima sua e con tutta la sua forza, seguendo in tutto la legge di Mosè; e, dopo di lui, non ne è sorto uno simile.
I governatori che mi avevano preceduto avevano gravato il popolo, ricevendone pane e vino, oltre a quaranta sicli d' argento; perfino i loro servi angariavano il popolo; ma io non ho fatto così, perché ho avuto timor di Dio.
Al direttore del coro. Di Davide, servo del SIGNORE. L' iniquità parla all' empio nell' intimo del suo cuore; non c' è timor di Dio davanti agli occhi suoi.