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Ma Roboamo trascurò il consiglio datogli dai vecchi, e si consigliò con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio,
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e disse loro: «Come consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato dicendo: "Allevia il giogo che tuo padre ci ha imposto?"»
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I giovani che erano cresciuti con lui, gli risposero: «Ecco quel che dirai a questo popolo che si è rivolto a te dicendo: "Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, e tu rendicelo più leggero!" Gli risponderai così: "Il mio dito mignolo è più grosso del corpo di mio padre;
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mio padre vi ha caricati d' un giogo pesante, e io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte"».
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Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re dicendo: «Tornate da me fra tre giorni».
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Il re rispose loro duramente, abbandonando il consiglio che i vecchi gli avevano dato;
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e parlò loro secondo il consiglio dei giovani, e disse: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, e io lo renderò più pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castigherò con i flagelli a punte».
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Così il re non diede ascolto al popolo; perché tutto ciò era diretto da Dio, affinché si adempisse la parola che il SIGNORE aveva pronunziata per mezzo di Aiia di Silo a Geroboamo, figlio di Nebat.