Genesi 15:1
Dopo questi fatti, la parola del SIGNORE fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere, Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sarà grandissima».
Genesi 15:12
Al tramonto del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco uno spavento, una oscurità profonda cadde su di lui.
Genesi 20:3
Ma Dio andò di notte, in un sogno; si rivolse ad Abimelec e gli disse: «Ecco, tu sei morto, a causa della donna che ti sei presa; perché è sposata».
Genesi 20:6
Dio gli disse nel sogno: «Anch' io so che tu hai fatto questo nella integrità del tuo cuore: ti ho quindi preservato dal peccare contro di me; perciò non ti ho permesso di toccarla.
Genesi 20:7
Ora, restituisci la moglie a quest' uomo, perché è profeta, ed egli pregherà per te, e tu vivrai. Ma, se non la restituisci, sappi che sicuramente morirai, tu e tutti i tuoi».
Genesi 37:5-11
5
Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai suoi fratelli; allora questi lo odiarono più che mai.
6
Egli disse loro: «Ascoltate, vi prego, il sogno che ho fatto.
7
Noi stavamo legando dei covoni in mezzo ai campi, ed ecco che il mio covone si alzò e restò diritto; i vostri covoni si radunarono intorno al mio covone e gli s' inchinarono davanti».
8
Allora i suoi fratelli gli dissero: «Regnerai forse tu su di noi o ci dominerai?» E l' odiarono ancor di più a causa dei suoi sogni e delle sue parole.
9
Egli fece ancora un altro sogno e lo raccontò ai suoi fratelli, dicendo: «Ho fatto un altro sogno! Il sole, la luna e undici stelle si inchinavano davanti a me».
10
Egli lo raccontò a suo padre e ai suoi fratelli; suo padre lo sgridò e gli disse: «Che significa questo sogno che hai fatto? Dovremo dunque io, tua madre e i tuoi fratelli venire a inchinarci fino a terra davanti a te?»
11
I suoi fratelli erano invidiosi di lui, ma suo padre serbava dentro di sé queste parole.
Genesi 40:1-41
1
Dopo queste cose, il coppiere e il panettiere del re d' Egitto offesero il loro signore, il re d' Egitto.
2
Il faraone s' indignò contro i suoi due ufficiali, contro il capo dei coppieri e il capo dei panettieri;
3
e li fece mettere in carcere nella casa del capo delle guardie, nella stessa prigione dove Giuseppe stava rinchiuso.
4
Il capitano delle guardie li affidò alla sorveglianza di Giuseppe, il quale li serviva. Essi rimasero in prigione per un certo tempo.
5
In una medesima notte, il coppiere e il panettiere del re d' Egitto, che erano rinchiusi nella prigione, ebbero tutti e due un sogno, un sogno per uno, e ciascun sogno aveva il suo significato particolare.
6
Giuseppe, venuto la mattina da loro, li guardò e li vide tutti turbati.
7
Interrogò allora gli ufficiali del faraone che erano con lui in prigione nella casa del suo padrone, e disse: «Perché oggi avete il viso così triste?»
8
Quelli gli risposero: «Abbiamo fatto un sogno e non c' è nessuno che ce lo interpreti». Giuseppe disse loro: «Le interpretazioni non appartengono a Dio? Raccontatemi i sogni, vi prego».
9
Allora il capo dei coppieri raccontò il suo sogno a Giuseppe e gli disse: «Nel mio sogno, mi stava davanti una vite;
10
in quella vite c' erano tre tralci; mi pareva che essa germogliasse, poi fiorisse, e desse infine dei grappoli d' uva matura.
11
Io avevo in mano la coppa del faraone; presi l' uva, la spremetti nella coppa del faraone e diedi la coppa in mano al faraone».
12
Giuseppe gli disse: «Questa è l' interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni;
13
fra tre giorni il faraone ti farà rialzare il capo, ti ristabilirà nel tuo incarico e tu darai in mano al faraone la sua coppa, come facevi prima, quando eri suo coppiere.
14
Ma ricordati di me, quando sarai felice, e sii buono verso di me, ti prego; parla di me al faraone e fammi uscire da questa casa,
15
perché io fui portato via di nascosto dal paese degli Ebrei e anche qui non ho fatto nulla per essere messo in questo sotterraneo».
16
Il capo dei panettieri, vedendo che l' interpretazione era favorevole, disse a Giuseppe: «Anch' io! Nel mio sogno avevo tre canestri di pane bianco sul capo;
17
nel canestro più alto c' era per il faraone ogni sorta di vivande cotte al forno; e gli uccelli le mangiavano dentro al canestro sul mio capo».
18
Giuseppe rispose e disse: «Questa è l' interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni.
19
Ancora tre giorni e il faraone alzerà la tua testa, ti farà impiccare a un albero e gli uccelli mangeranno la tua carne addosso a te».
20
Il terzo giorno, che era il compleanno del faraone, egli fece un banchetto per tutti i suoi servitori e alzò la testa al capo dei coppieri e la testa al capo dei panettieri in mezzo ai suoi servitori:
21
ristabilì il capo dei coppieri nel suo ufficio di coppiere, perché mettesse la coppa in mano al faraone,
22
ma fece impiccare il capo dei panettieri, secondo l' interpretazione che Giuseppe aveva loro data.
23
Il gran coppiere però non si ricordò di Giuseppe e lo dimenticò.
Numeri 12:6
Il SIGNORE disse: «Ascoltate ora le mie parole; se vi è tra di voi qualche profeta, io, il SIGNORE, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno.
Giobbe 4:12-21
12
«Una parola mi è furtivamente giunta, e il mio orecchio ne ha colto il lieve sussurro.
13
Tra i pensieri delle visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali,
14
uno spavento mi prese, un tremore, che mi fece fremer tutte le ossa.
15
Uno spirito mi passò davanti, e i peli mi si rizzarono addosso.
16
Si fermò, ma non riconobbi il suo sembiante; una figura mi stava davanti agli occhi e udii una voce sommessa che diceva:
17
"Può il mortale esser giusto davanti a Dio? Può l' uomo esser puro davanti al suo creatore?
18
Ecco, Dio non si fida dei suoi servi, e trova difetti nei suoi angeli;
19
quanto più in quelli che stanno in case d' argilla, che hanno per fondamento la polvere e sono schiacciati al pari delle tignole!
20
Fra la mattina e la sera sono infranti; periscono per sempre, senza che nessuno se ne accorga.
21
La corda della loro tenda è strappata, e muoiono senza posseder la saggezza".
Giobbe 33:15
parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti;
Giobbe 33:16
allora egli apre i loro orecchi e dà loro in segreto degli ammonimenti,
Daniele 2:1-49
1
Nel secondo anno del suo regno, Nabucodonosor ebbe dei sogni che turbarono così profondamente il suo spirito da impedirgli di dormire.
2
Il re fece chiamare i magi, gli incantatori, gli indovini e i Caldei perché gli spiegassero i suoi sogni. Essi vennero e si presentarono al re.
3
Egli disse loro: «Ho fatto un sogno e il mio spirito è turbato, perché vorrei comprendere il suo significato».
4
Allora i Caldei risposero al re in aramaico: «O re, possa tu vivere per sempre! Racconta il sogno ai tuoi servi e noi ne daremo l' interpretazione».
5
Il re replicò e disse ai Caldei: «Questa è la mia decisione: se voi non mi fate conoscere il sogno e la sua interpretazione, sarete fatti a pezzi e le vostre case saranno ridotte in tanti letamai.
6
Se invece mi dite il sogno e la sua interpretazione, riceverete da me doni, ricompense e grandi onori; ditemi dunque il sogno e la sua interpretazione».
7
Essi risposero una seconda volta e dissero: «Esponga il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo l' interpretazione».
8
Il re replicò e disse: «Io mi accorgo che voi volete guadagnare tempo, perché avete sentito la decisione che ho preso;
9
se dunque non mi fate conoscere il sogno, la vostra sorte sarà una sola. Voi vi siete messi d' accordo per darmi delle risposte bugiarde e perverse, aspettando che cambino i tempi. Ditemi dunque il sogno e io saprò che siete in grado di darmene l' interpretazione».
10
I Caldei risposero al re, e dissero: «Non c' è uomo sulla terra che possa dire ciò che il re domanda; così non c' è mai stato re, per grande e potente che fosse, che abbia domandato una cosa simile a un mago, o incantatore, o Caldeo.
11
Quello che il re chiede è difficile e non c' è nessuno che possa dirlo al re, se non gli dèi, la cui dimora non è fra i mortali».
12
Allora il re si adirò, si infuriò terribilmente e ordinò che tutti i saggi di Babilonia fossero giustiziati.
13
Il decreto fu promulgato e i saggi stavano per essere uccisi; e si cercavano Daniele e i suoi compagni per uccidere anche loro.
14
Allora Daniele si rivolse con prudenza e con tatto ad Arioc, capo delle guardie del re, che era uscito per uccidere i saggi di Babilonia.
15
Prese la parola e disse ad Arioc, ufficiale del re: «Perché questo decreto così perentorio da parte del re?» Allora Arioc spiegò il motivo a Daniele.
16
Daniele si presentò al re e gli chiese di dargli tempo; egli avrebbe fatto conoscere al re l' interpretazione del sogno.
17
Allora Daniele andò a casa sua e informò Anania, Misael e Azaria, suoi compagni,
18
esortandoli a implorare la misericordia del Dio del cielo a proposito di questo segreto, affinché Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte con tutti gli altri saggi di Babilonia.
19
Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione notturna ed egli benedisse il Dio del cielo dicendo:
20
«Sia benedetto eternamente il nome di Dio perché a lui appartengono la saggezza e la forza.
21
Egli alterna i tempi e le stagioni; depone i re e li innalza, dà la saggezza ai saggi e il sapere agli intelligenti.
22
Egli svela le cose profonde e nascoste; conosce ciò che è nelle tenebre, e la luce abita con lui.
23
O Dio dei miei padri, io ti lodo e ti ringrazio, perché mi hai dato saggezza e forza, e mi hai fatto conoscere quello che ti abbiamo domandato, rivelandoci il segreto che il re vuol conoscere».
24
Daniele si recò quindi da Arioc, a cui il re aveva affidato l' incarico di far morire i saggi di Babilonia, e gli disse: «Non far morire i saggi di Babilonia! Conducimi dal re e io gli darò l' interpretazione».
25
Allora Arioc si affrettò a introdurre Daniele davanti al re e gli disse: «Ho trovato un uomo tra i Giudei deportati che darà al re l' interpretazione».
26
Il re disse a Daniele, detto Baltazzar: «Sei capace di farmi conoscere il sogno che ho fatto e la sua interpretazione?»
27
Daniele rispose al re: «Il segreto che il re domanda, né saggi, né incantatori, né magi, né astrologi possono svelarlo al re;
28
ma c' è un Dio nel cielo che rivela i misteri, ed egli ha fatto conoscere al re Nabucodonosor quello che deve avvenire negli ultimi giorni. Ecco dunque quali erano il tuo sogno e le visioni della tua mente quando eri a letto:
29
i tuoi pensieri, o re, quand' eri a letto, si riferivano a quello che deve avvenire da ora in avanti; colui che rivela i misteri ti ha fatto conoscere quello che avverrà.
30
Quanto a me, questo segreto mi è stato rivelato non perché la mia saggezza sia superiore a quella di tutti gli altri viventi, ma perché io possa dare l' interpretazione al re, e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore.
31
Tu, o re, guardavi, ed ecco una grande statua; questa statua, immensa e d' uno splendore straordinario, si ergeva davanti a te, e il suo aspetto era terribile.
32
La testa di questa statua era d' oro puro; il suo petto e le sue braccia erano d' argento; il suo ventre e le sue cosce di bronzo;
33
le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d' argilla.
34
Mentre guardavi, una pietra si staccò, ma non spinta da una mano, e colpì i piedi di ferro e d' argilla della statua e li frantumò.
35
Allora si frantumarono anche il ferro, l' argilla, il bronzo, l' argento e l' oro e divennero come la pula sulle aie d' estate. Il vento li portò via e non se ne trovò più traccia; ma la pietra che aveva colpito la statua diventò un gran monte che riempì tutta la terra.
36
Questo è il sogno; ora ne daremo l' interpretazione al re.
37
Tu, o re, sei il re dei re, a cui il Dio del cielo ha dato il regno, la potenza, la forza e la gloria;
38
e ha messo nelle tue mani, tutti i luoghi in cui abitano gli uomini, le bestie della campagna e gli uccelli del cielo, e ti ha fatto dominare sopra tutti loro: la testa d' oro sei tu.
39
Dopo di te sorgerà un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, di bronzo, che dominerà sulla terra;
40
poi vi sarà un quarto regno, forte come il ferro; poiché, come il ferro spezza e abbatte ogni cosa, così, pari al ferro che tutto frantuma, esso spezzerà ogni cosa.
41
Come i piedi e le dita, in parte d' argilla da vasaio e in parte di ferro, che tu hai visto, così sarà diviso quel regno; ma vi sarà in esso qualcosa della consistenza del ferro, poiché tu hai visto il ferro mescolato con la fragile argilla.
42
Come le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d' argilla, così quel regno sarà in parte forte e in parte fragile.
43
Hai visto il ferro mescolato con la molle argilla, perché quelli si mescoleranno mediante matrimonio, ma non si uniranno l' uno all' altro, così come il ferro non si amalgama con l' argilla.
44
Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà sorgere un regno, che non sarà mai distrutto e che non cadrà sotto il dominio d' un altro popolo. Spezzerà e annienterà tutti quei regni, ma esso durerà per sempre,
45
proprio come la pietra che hai visto staccarsi dal monte, senza intervento umano, e spezzare il ferro, il bronzo, l' argilla, l' argento e l' oro. Il gran Dio ha fatto conoscere al re quello che deve avvenire d' ora in poi. Il sogno è vero e sicura è la sua interpretazione».
46
Allora il re Nabucodonosor, abbassando la sua faccia fino a terra, si inchinò davanti a Daniele e ordinò che gli fossero portati offerte e profumi.
47
Poi il re parlò a Daniele e disse: «In verità il vostro Dio è il Dio degli dèi, il Signore dei re e il rivelatore dei segreti, poiché tu hai potuto svelare questo mistero».
48
Allora il re innalzò Daniele in dignità, lo colmò di numerosi e ricchi doni, gli diede il comando di tutta la provincia di Babilonia e lo fece capo supremo di tutti i saggi di babilonia.
49
Daniele chiese al re di affidare a Sadrac, Mesac e Abed-Nego l' amministrazione della provincia di Babilonia; ma Daniele rimase alla corte del re.
Daniele 4:1-37
1
Il re Nabucodonosor, alle genti di ogni popolo, nazione e lingua, che abitano su tutta la terra: Pace e prosperità vi siano date in abbondanza.
2
Mi è parso bene di far conoscere i segni e i prodigi che il Dio altissimo ha fatto per me.
3
Come sono grandi i suoi segni! Come sono potenti i suoi prodigi! Il suo regno è un regno eterno e il suo dominio dura di generazione in generazione.
4
Io, Nabucodonosor, ero tranquillo in casa mia e felice nel mio palazzo.
5
Ebbi un sogno che mi spaventò. I pensieri che mi assalivano mentre ero a letto e le visioni del mio spirito mi riempirono di terrore.
6
Ordinai, perciò, di condurre in mia presenza tutti i saggi di Babilonia perché mi dessero l' interpretazione del sogno.
7
Allora vennero i magi, gl' incantatori, i Caldei e gli astrologi; io raccontai loro il sogno, ma essi non poterono darmene l' interpretazione.
8
Infine si presentò davanti a me Daniele, detto Baltazzar, dal nome del mio dio, e nel quale è lo spirito degli dèi santi, e io gli raccontai il sogno:
9
«Baltazzar, capo dei magi, io so che lo spirito degli dèi santi è in te e che nessun mistero ti mette in difficoltà. Ecco le visioni che ho avuto nel sogno: tu dammi la loro interpretazione.
10
Queste sono le visioni della mia mente mentre ero sul mio letto: Io guardavo, ed ecco in mezzo alla terra c' era un albero la cui altezza era grande.
11
L' albero era diventato alto e robusto, la sua altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità di tutta la terra.
12
Il suo fogliame era bello, il suo frutto era così abbondante che tutti potevano nutrirsene. Le bestie dei campi si riparavano sotto la sua ombra, gli uccelli del cielo abitavano fra i suoi rami e ogni creatura si nutriva del suo frutto.
13
Nelle visioni che ebbi, mentre ero a letto, vidi uno dei santi veglianti scendere dal cielo
14
e gridare con forza: "Abbattete l' albero e tagliate i suoi rami; scotete il fogliame e disperdete il suo frutto; fuggano gli animali dalla sua ombra e gli uccelli dai suoi rami!
15
Però, lasciate in terra il ceppo e le sue radici, ma legati con catene di ferro e di bronzo, tra l' erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e, come gli animali, abbia in sorte l' erba della terra.
16
Gli sia cambiato il cuore; invece di un cuore umano, gli sia dato un cuore di bestia; e passino su di lui sette tempi.
17
Questa è la decisione dei veglianti e la sentenza proviene dai santi, affinché i viventi sappiano che l' Altissimo domina sul regno degli uomini e che egli lo dà a chi vuole, e vi innalza il più misero degli uomini".
18
Questo è il sogno che io, il re Nabucodonosor, ho fatto; ora tu, Baltazzar, dammene l' interpretazione, perché nessuno dei saggi del mio regno è in grado di darmela; ma tu puoi perché lo spirito degli dèi santi è in te».
19
Allora Daniele, detto Baltazzar, rimase per un momento sbigottito e i suoi pensieri lo turbavano. Ma il re gli disse: «Baltazzar, il sogno e l' interpretazione non ti spaventino!» Baltazzar rispose e disse: «Mio signore, il sogno si avveri per i tuoi nemici, e la sua interpretazione per i tuoi avversari!
20
L' albero che il re ha visto e che era diventato alto e robusto al punto che la sua altezza giungeva al cielo ed era visibile dalle estremità della terra;
21
l' albero dal fogliame bello, dal frutto abbondante in grado di nutrire tutti, sotto il quale si riparavano le bestie dei campi e tra i cui rami abitavano gli uccelli del cielo,
22
sei tu, o re! Tu sei diventato grande e potente: la tua grandezza giunge fino al cielo e il tuo dominio si estende fino alle estremità della terra.
23
Poi il re ha visto un santo vegliante che scendeva dal cielo e diceva: "Abbattete l' albero e distruggetelo, però lasciate in terra il ceppo e le sue radici, legati con catene di ferro e di bronzo, fra l' erba dei campi; sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con gli animali della campagna finché siano passati sopra di lui sette tempi".
24
Questa è l' interpretazione, o re; è un decreto dell' Altissimo, che sarà eseguito sul re, mio signore:
25
tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare l' erba come ai buoi; sarai bagnato dalla rugiada del cielo e sette tempi passeranno su di te finché tu riconoscerai che l' Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole.
26
Quanto poi all' ordine di lasciare il ceppo con le radici dell' albero, ciò significa che il tuo regno ti sarà ristabilito, dopo che avrai riconosciuto che il dominio appartiene al cielo.
27
Perciò, o re, accetta il mio consiglio! Metti fine ai tuoi peccati praticando la giustizia, e alle tue iniquità mostrando compassione verso gli afflitti. Forse, la tua prosperità potrà essere prolungata».
28
Tutto questo avvenne al re Nabucodonosor.
29
Dodici mesi dopo, mentre passeggiava sul terrazzo del palazzo reale di Babilonia,
30
il re disse: «Non è questa la grande Babilonia che io ho costruita come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maestà?»
31
Il re aveva ancora la parola sulle labbra, quando una voce venne dal cielo e disse: «Sappi, o re Nabucodonosor, che il tuo regno ti è tolto;
32
tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e abiterai con le bestie dei campi; ti daranno da mangiare erba come ai buoi, e passeranno sette tempi sopra di te, finché tu riconoscerai che l' Altissimo domina sul regno degli uomini e lo dà a chi vuole».
33
Nello stesso istante quella parola si adempì su Nabucodonosor. Egli fu scacciato di mezzo agli uomini, mangiò l' erba come i buoi, il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, i capelli gli crebbero come le penne delle aquile e le sue unghie diventarono come quelle degli uccelli.
34
Alla fine di quei giorni, io, Nabucodonosor, alzai gli occhi al cielo e la ragione tornò in me. Benedissi l' Altissimo, lodai e glorificai colui che vive in eterno: il suo dominio è un dominio eterno e il suo regno dura di generazione in generazione.
35
Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui; egli agisce come vuole con l' esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c' è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?»
36
In quel tempo la ragione tornò in me; la gloria del mio regno, la mia maestà e il mio splendore mi furono restituiti; i miei consiglieri e i miei grandi mi cercarono, io fui ristabilito nel mio regno e la mia grandezza fu superiore a quella che avevo prima.
37
Ora io, Nabucodonosor, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo, perché tutte le sue opere sono vere e le sue vie giuste, ed egli ha il potere di umiliare quelli che procedono con superbia.
Daniele 7:1
Nel primo anno di Baldassar, re di Babilonia, Daniele fece un sogno, mentre era a letto, ed ebbe delle visioni nella sua mente. Poi scrisse il sogno e ne fece il racconto.
Matteo 1:20
Ma mentre aveva queste cose nell' animo, un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie; perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo.
Matteo 2:12
Poi, avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per un' altra via.
Matteo 2:13
Dopo che furono partiti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e restaci finché io non te lo dico; perché Erode sta per cercare il bambino per farlo morire».
Matteo 2:19
Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, in Egitto, e gli disse:
Ebrei 1:1
Dio, dopo aver parlato anticamente molte volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti,
Genesi 32:1
(0032-2) Giacobbe continuò il suo cammino e gli vennero incontro degli angeli di Dio.
Genesi 32:2
(0032-3) Come Giacobbe li vide, disse: «Questo è l' esercito di Dio». E chiamò quel luogo Maanaim.
2 Cronache 16:9
Infatti il SIGNORE percorre con lo sguardo tutta la terra per spiegare la sua forza in favore di quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da insensato; infatti, da ora in poi avrai delle guerre».
Isaia 41:10
tu, non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia.
Giovanni 1:51
Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell' uomo».
2 Timoteo 4:16
Nella mia prima difesa nessuno si è trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; ciò non venga loro imputato!
2 Timoteo 4:17
Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte, affinché per mezzo mio il messaggio fosse proclamato e lo ascoltassero tutti i pagani; e sono stato liberato dalle fauci del leone.
Ebrei 1:14
Essi non sono forse tutti spiriti al servizio di Dio, mandati a servire in favore di quelli che devono ereditare la salvezza?